La XXIII edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto è stata vinta da Francesco Paolo Maria Di Salvia con “La circostanza” (Marsilio). All’autore è stato consegnato il premio sabato 4 luglio a Mogliano Veneto, città natale dello scrittore cui il premio è intitolato.
Francesco Di Salvia è nato nel 1982 a Palermo e attualmente vive a Praga; il suo libro “La circostanza” è un romanzo corposo di circa seicento pagine che racconta la storia della famiglia Saraceno dal dopoguerra ai nostri giorni. Ecco la motivazione del conferimento del Premio:
“E’ questa una storia dell’Italia del Novecento raccontata attraverso le sue “chiese”, dal fascismo al comunismo, con il gusto del racconto familiare ma anche “industriale”. L’autore ci fa scoprire che è possibile scrivere delle nostre vicende nazionali in maniera epica.”
Gli altri quattro finalisti erano:
- Pier Franco Brandimarte con “L’Amalassunta” (Giunti);
- Enrico Ianniello con “La prodigiosa vita di Isidoro Sifflotin” (Feltrinelli);
- Marco Peano con “L’invenzione della madre” (Minimum Fax);
- Elena Rausa con “Marta nella corrente” (Neri Pozza).
La Giuria presieduta da Antonio D’Orrico, critico del Corriere della Sera, ha sottolineato inoltre la soddisfazione per la ripresa del Premio Berto che si era interrotto anni fa per motivi organizzativi e che, nel 2014, centenario della nascita dello scrittore noto per romanzi ormai senza tempo quali “Il cielo è rosso” , “Il male oscuro” e “La gloria” è stato deciso venisse ripreso.
Il riconoscimento è dedicato a opere prime di narrativa ed è sorto nel 1988, su iniziativa di un gruppo di estimatori dell’autore e di critici illustri.
Scopo del Premio era ricordare il nome e le opere di uno scrittore che, nonostante i suoi grandi successi, è stato poco considerato da una certa critica ufficiale a causa del suo grande anticonformismo. Riservare il riconoscimento alle Opere Prime era un modo per mantenere fede alla volontà di Giuseppe Berto che conosceva e spesso parlava degli ostacoli che si oppongono alla pubblicazione di libri validi.
La rinascita del prestigioso evento culturale è stata un successo e, in merito ai libri, il Presidente della Giuria si è così espresso:
“Abbiamo esaminato una cinquantina di opere prime che appartengono a vari generi (autobiografico, epico, realistico, fantastico, comico). Fino a qualche tempo fa si diceva che tutti gli italiani avevano un libro di poesie nel cassetto ma non erano libri di buona poesia. Adesso, a quanto pare, il libro nel cassetto degli italiani è diventato un romanzo. La novità è che non sono cattivi romanzi. Ce lo confermano proprio i cinque finalisti del Premio Berto.”
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Premio Berto 2015 a Francesco Di Salvia con “La circostanza”
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