RaiLibri pubblica Il bambino 23. La storia e i sogni di Brando (2021, pp. 208), romanzo d’esordio di Stefano Buttafuoco, giornalista professionista della Rai.
L’autore, laureato in Economia e commercio alla Luiss, ha conseguito un master presso la John Cabot University e ha iniziato la sua carriera giornalistica come corrispondente dell’emittente americana Espn. Appassionato di sport, in particolare di calcio e boxe, ha collaborato con numerose testate giornalistiche tra cui “Eurosport”, “Boxering” e “Il Messaggero”. Sposato con Alessia e con due figli, Alessandro e Brando, da diversi anni lavora come inviato Rai1 e come autore di format televisivi.
Per il suo romanzo d’esordio, Stefano Buttafuoco ha attinto alla sua storia di genitore, scrivendo un libro autobiografico che arriva al cuore del lettore, toccante, emozionante e coinvolgente.
Il bambino 23 di Stefano Buttafuoco: un toccante romanzo autobiografico
“Perché il bambino numero ventitré è Brando: mio figlio. E questa è la sua storia. Anzi. La nostra”.
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Nel mondo, sono soltanto ventitré i casi di una particolare variante della Sindrome di West (o spasmi infantili), caratterizzata dall’associazione tra scariche di spasmi assiali, ritardo psicomotorio e un tracciato EEG interictale ipsaritmico. In estrema sintesi stiamo parlando dell’encefalopatia epilettica più frequente, che può presentarsi nei neonati sani e in quelli con deficit cognitivo. La Sindrome di West è riconducibile a una rarissima mutazione genetica: bambini innocenti colpiti dalla crudeltà del caso, da un destino che non guarda in faccia nessuno. Assieme a loro, vi sono ventitré famiglie a cui viene stravolta la vita e che vengono gettate nel baratro, senza preavviso, perché nessuno avvisa prima di quando sta per venire addosso un treno. Eppure da una presa di coscienza così dolorosa, che strappa l’anima a due genitori affranti ma pronti a lottare con il loro figlio minore, può germogliare un nuovo tipo di vita, grazie anche al supporto della fede.
Con stile sincero, crudo e veritiero, Buttafuoco racconta una storia di coraggio e resilienza, epica di una famiglia che prova a ripartire con forza e orgoglio e ritrova il suo equilibrio. Ripartire con forza e coraggio, come sta facendo il nostro Paese, nonostante mille difficoltà, dopo un periodo difficilissimo. Mai arrendersi e mai mollare. È un principio che si può applicare in molti casi.
Due sono state le cose che hanno aiutato Stefano: il lavoro da inviato, che lo ha distratto aiutandolo a non fossilizzarsi sul trauma che aveva subito, e il pugilato, antico e mai sopito amore del giornalista, sport che più di altri incarna i valori della resilienza e dello spirito di sacrificio. Valori che ben conosce, e come dall’esergo del volume, frase di Jack Dempsey uno dei più grandi pugili della storia:
“Un vero campione è qualcuno che si rialza quando non può”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Il bambino 23” di Stefano Buttafuoco. Una storia di coraggio e resilienza
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