In rapida ascesa le fiabe per adulti, scelte per compensare il divertimento che non danno più i romanzi attuali e anche per la minore quantità di pagine che favorisce una maggiore leggibilità.
Le fiabe per adulti si leggono come un bicchiere d’acqua fresca, senza le complicazioni semantiche e lo sperimentalismo dei romanzi dei nostri giorni, dove è inevitabile una maggiore attenzione, che non significa necessariamente, però, l’essere concettosi o cavillosi.
Un’eco si aveva avuto da poco, quando l’editore Rrose Sélavi ha messo in commercio tre fiabe, tra cui:
- Pupa di Loredana Lipperini, su un’arzilla e anticonvenzionale vecchietta nell’Italia del 2020;
- una fiaba più complessa, con una scrittura magistrale e magmatica come Fiaba d’amore di Antonio Moresco. E’ la storia di un vecchio pazzo, che parla da solo, vive su un marciapiede, scontento di tutto, soprattutto di cartoni e carestia. A toglierlo da una nauseante routine arriva una bellissima ragazza, che, senza troppo spiegazioni, trova seducente il vecchio pazzo e non lo lascia scappare, anzi se lo porta a casa, dove i due hanno un’intimità improbabile, ma che ci fa sognare un mondo dove la povertà o il passare del tempo sono solo variabili insignificanti.
Un altro esempio è la fiaba "camp" di Matteo B. Bianchi Tu Cher dalle stelle, una fiaba di Natale (edizioni Playground). Luca, sette anni, non crede assolutamente alla figura vetusta e un pochino collosa di Babbo Natale, che porta sempre gli stessi regali, macchinine per i maschietti e bambole per le femminucce. Chi l’ha detto che i bambini non possano giocare con la Barbie? Bianchi scrive:
"Non è bello pensarlo, ma è la verità: Babbo Natale è un vecchio. E si sa come sono i vecchi. Dimenticano le cose, si confondono, parlano ad alta voce al telefono e non capiscono tanto bene"
Con il fratello sedicenne, Luca non ha niente a che spartire (quello già pensa alla fidanzatina, alla pallavolo), ma sta guardando un video di una certa Cher che canta Believe.
Luca è convinto che questa superdonna venga al posto del vecchietto e gli porti regali meravigliosi.
A parte il caso del libro dai toni drammatici di Antonio Moresco, con le fiabe per adulti c’è proprio voglia di divertirsi, nonostante tutto, e leggere libri di quattrocento e passa pagine disturba la nostra intermittenza dell’attenzioni, presi da mille gadget elettronici.
L’importante è che le fiabe non diventino alibi per lettori deboli.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il fenomeno delle fiabe per adulti
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