L’iniziativa del "Libro sospeso" si rifà a un’antica tradizione tutta partenopea, nata nella terra della generosità nella notte dei tempi e forse ancora non del tutto finita. È possibile, infatti, che ancora oggi in qualche bar, tra i vicoletti più decentrati di Napoli, dove il caffè continua a essere un rito non scalfito da una routine frenetica, si continui a praticare l’antica usanza del caffè sospeso, un caffè pagato lasciato per qualcuno che non può permetterselo.
Dal caffè sospeso al libro sospeso - Se è possibile entrare in un bar e chiedere “un caffè sospeso”, così non è infrequente poter entrare in librerie dove ordinare “un libro sospeso”. L’usanza è incominciata, in modo spontaneo, quando un lettore, sempre nella terra della generosità, a Polla, vicino Salerno, ha lasciato un ”libro in sospeso” per il successivo avventore. L’iniziativa è immediatamente spopolata sui social network, fino alla nascita di una pagina Facebook dedicata all’evento che aggiorna continuamente i lettori e relativo hashtag #librosospeso su Twitter.
Sarebbe rimasta una moda legata al solo mondo del web e a qualche libreria di paese se non accadesse che, qualche volta, anche i colossi copino i “piccoli” e lo dimostra l’interessamento all’iniziativa da parte di Feltrinelli, uno dei giganti dell’editoria, che l’ha trasformata in una vera e propria campagna di marketing, con tanto di possibilità di pubblicare la foto del “libro sospeso” su Facebook (cosa sempre appropriata in epoca di selfie) e lasciare il testo a chi più si gradisca - donna, uomo, bambino - con dedica annessa.
Un modo per incentivare alla lettura facendone un evento di condivisione nell’epoca dello “share” a tutti i costi? Un’operazione di business in tempi di crisi per il mercato dell’editoria che ha visto una forte battuta d’arresto? Un’azione di generosità collettiva in un’epoca di recessione nella quale l’accesso alla lettura - il cibo dello spirito che come tale dovrebbe essere garantito a tutti - non è così scontato per molti? Ma soprattutto: qual è il confine tra decrescita felice che fa moda e generosità fine a sé stessa?
"Lo scaffale del libro sospeso" approda in biblioteca
di Alice Figini
Otto anni dopo la nascita dell’iniziativa, inaugurata dalla libreria Ex Libris Cafè di Polla nel 2014, il “Libro sospeso” continua a essere promotore di cultura.
Di recente una biblioteca di Cherasco, in provincia di Cuneo, ha inaugurato “Lo scaffale del libro sospeso”, una proposta di condivisione gratuita di testi di tutti i generi.
La nuova iniziativa invita chiunque lo desideri a fare omaggio di libri alle biblioteche. Se i testi non sono già in dotazione verranno catalogati e resi disponibili agli utenti, se invece sono già presenti contribuiranno ad alimentare gli scaffali.
La novità è che il servizio dello “scaffale del libro sospeso” inaugurato dalla biblioteca piemontese è completamente gratuito, e non presenta alcun vincolo di restituzione del prestito. I lettori possono scegliere il libro di loro interesse, portarlo a casa e in seguito condividerlo con altri.
Libro sospeso: il circolo virtuoso della lettura
La biblioteca tramite l’iniziativa dello “scaffale del libro sospeso” spera così di innescare un circolo virtuoso capace di rendere la lettura un fenomeno virale. Dopotutto se al giorno d’oggi funzionano così bene i cosiddetti hashtag digitali, perché un bene comune come la lettura non dovrebbe essere condiviso?
L’iniziativa dello “scaffale del libro sospeso” intende far leva proprio su quell’istinto per la condivisione che contraddistingue la nostra epoca social, portando gli utenti della biblioteca a farsi in prima persona promotori di cultura.
Il “libro sospeso” dà quindi un rinnovato valore al testo - che sarà letto, apprezzato, ricondiviso - ma anche alle singole persone che hanno così l’opportunità di compiere un gesto solidale e di essere d’aiuto al prossimo.
Soprattutto in tempi di pandemia si è compiuta questa doppia riscoperta: da un lato l’amore per la lettura, dall’altro l’importanza della condivisione. L’iniziativa dello “scaffale del libro sospeso” sembra essere la perfetta sintesi tra questi due valori che ora operano in perfetta sinergia. Non stupisce che questo atto d’amore per la cultura si compia in un luogo che è simbolo della gratuità e dell’apertura del sapere: una biblioteca.
Possiamo dunque concludere che l’iniziativa del “Libro sospeso” ha dimostrato di saper resistere al passaggio delle mode e di essere un nuovo metodo efficace di promozione culturale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il libro sospeso: come funziona? Nuove iniziative 2022
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