Il nuovo film di Gabriele Salvatores fa sposare come non mai cinema e letteratura alta. La pellicola parte infatti da un classico, il fortunato racconto Il ritorno di Casanova del grande scrittore viennese Arthur Schnitzler, edito in Italia da Adelphi.
Nel racconto, pubblicato nel 1918 all’indomani della fine della Prima guerra mondiale che portò alla dissoluzione dell’Impero Austro ungarico, lo scrittore immagina di identificare la Finis Austriae con la decadenza del grande avventuriero veneziano. Casanova ormai vecchio, incapace di attrarre le donne come in gioventù, torna nella sua patria per confrontarsi con la sua decadenza.
Da questo tema parte Gabriele Salvatores per raccontare, nel suo nuovo bellissimo film, la fine di un grande regista, Leo, la cui ispirazione si è inaridita.
Scopriamo trama e trailer del film ora nelle sale.
Il ritorno di Casanova: il film di Gabriele Salvatores
Il regista Leo Bernardi sta tentando di girare la storia di Casanova, affidando la parte a un grande attore, ma la sua depressione, l’incapacità di misurarsi con un nuovo giovane rivale, l’inadeguatezza nel rapporto con la ragazza che ha incontrato sul set, lo rendono irascibile, nevrotico, incapace.
Il Settecento a colori, il nostro tempo in bianco e nero, mostrano la notevole abilità di Salvatores di coniugare presente e passato, uniti da un eguale sentimento: la disperazione per il tempo che passa e l’inesorabilità della decadenza e della morte, fisica e psicologica.
Nel film c’è grande letteratura, tante citazioni cinematografiche (Ettore Scola, Federico Fellini, Alfred Hitchcock), ma soprattutto una grande interpretazione da parte di due attori, Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio, coraggiosi nel presentare la propria fragilità.
Il ritorno di Casanova: il trailer del film
Il ritorno di Casanova: il racconto di Arthur Schnitzler
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L’autore di Doppio sogno in questo racconto Il ritorno di Casanova (Adelphi, 1990, traduzione di ) si distacca dallo stile consueto, basato sul dialogo interiore, offrendoci una narrazione dal taglio appassionante.
Il racconto di Schnitzler narra la storia di Casanova, ormai anziano, che sogna solo di tornare a Venezia, la città della sua gioventù da cui tanti anni prima era fuggito. Ormai è vicino alla meta quando incontra la bella Marcolina, una ventenne studiosa e virtuosa filosofa, che tuttavia lo ignora. Il sogno di quest’avventura fa provare al protagonista l’ebbrezza di una felicità assoluta, incomparabile. Amore e Morte si confrontano in un duello di inganni, sul quale aleggia lo spettro angoscioso della fine. Il tono cupo della narrazione, che rimane di sottofondo, è incentrato sulla caducità del tempo e sulla visione della giovinezza come rimpianto lontano di un’euforia ormai perduta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il ritorno di Casanova: il nuovo film di Gabriele Salvatores ispirato a Schnitzler
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