Martedì 2 aprile si celebrerà la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo - WAAD (dal nome inglese World Autism Awareness Day) costituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), riconosciuta a livello internazionale per incoraggiare gli Stati membri ad una maggiore sensibilizzazione rispetto all’autismo.
La ricorrenza pone sotto l’attenzione di tutti il rispetto dei diritti delle persone nello spettro acustico promuovendo la ricerca e la diagnosi contrastando la discriminazione e l’isolamento di cui sono ancora oggi vittime le persone autistiche e le loro famiglie. Da sottolineare che secondo il Censis, l’Italia è uno tra i Paesi in Europa che dedica meno risorse alla protezione sociale delle persone con disabilità.
Per porre l’attenzione su questo disturbo dello sviluppo neurologico altamente variabile, che inizialmente appare durante l’infanzia, Barta Edizioni edita Il rumore bianco (2024, titolo originale White Noise, traduzione di Marta Giusti, pp. 120, 10,00 euro) di Yolaine Destremau, autrice di otto romanzi, tradotti in svariate lingue, la quale dopo un’infanzia nomade tra l’Africa del Sud, l’Argentina e le estati in famiglia a Cognac, oggi divide la sua esistenza fra Parigi e Lucca.
“Il rumore bianco”: un libro da leggere per la Giornata mondiale dell’autismo
Link affiliato
Il romanzo, che conferma la sensibilità dell’autrice, pittrice per una decina d’anni per poi consacrarsi interamente alla scrittura, restituisce con sensibilità e accuratezza il punto di vista di un ragazzo autistico, Pablo, un giovane diciottenne, che ha uno sguardo privilegiato su un delitto arrivando a essere l’unico a conoscenza dell’identità dell’omicida.
L’io narrante racconta senza filtri cosa significa essere autistico, il mondo che diventa estraneo e nemico, sentirsi sicuri solo all’interno della propria stanza, perché:
“Oltre la soglia il pericolo mi aspetta”.
Pablo per proteggersi si copre di una quantità di vestiti, che fanno da scudo, con loro la sua pelle fragile come carta non è più a contatto diretto con il mondo, sovrappone, infatti, gli strati, tre, quattro, cinque spessori, fra cui una giacca a vento imbottita, che faticosamente ha fatto accettare a sua madre, la quale non ha mai smesso, con la bella stagione, di disfare le cuciture per levare manciate di imbottitura, e scucire le maniche.
Sulle spalle il ragazzo porta anche una vecchia coperta con una frangia, fermata intorno al collo con una spilla da balia, inoltre non lascia mai il suo cuscino, che lo isola dall’esterno, e può colpire quando si arrabbia.
Cosa accade quando Pablo scopre in un bosco un cadavere ed è a conoscenza dell’identità dell’assassino?
A volte sono felice, come questa mattina. Lo so, perché spesso non lo sono. Oscillo così tra l’oscurità, la luce, la notte, il giorno, felice, infelice. Sono felice anche quando passeggio nel bosco: tra poco, una volta scacciata la notte malvagia come una malvivente dalla mia camera, verrò vestito con cura dalle mani di mia madre, e andrò a passeggiare lungo i sentieri…
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Il rumore bianco” di Yolaine Destremau per la Giornata dedicata all’autismo
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Narrativa Straniera News Libri Libri da leggere e regalare
Lascia il tuo commento