C’è qualcosa di insolito nell’aria questa settimana, in quest’aria che profuma di carta appena stampata, nella quale si perdono i colori dell’inchiostro e la corposità del foglio di giornale.
Ebbene si, c’è qualcosa di anomalo, che forse non dovrebbe essere definito in questo modo, ma tant’è, la situazione attuale non ci permette di fare diversamente.
Sto parlando della piccola "rivoluzione" cartacea, tutta nostrana, che il settimanale Pagina99 (pagina99we) ha avuto l’audacia di proporre ai suoi lettori: la possibilità di un abbonamento alla versione cartacea.
Già, perché in un periodo di forte crisi come quello che stiamo attraversando - da fin troppo tempo ormai -, questo settimanale ci stupisce con l’arditezza di invogliare gli appassionati lettori ad abbonarsi al cartaceo. Nonostante la terribile notizia della chiusura dell’Unità - lo storico giornale fondato da Antonio Gramsci, la cui crisi è dovuta, sì, a quella della carta stampata, ma le radici, le motivazioni reali, proprio come ha spiegato Alessandro Lanni in un articolo apparso su Pagina99, sono ben altre e ben più profonde (risalgono già agli anni ’90) - Pagina99 rinnova l’invito alla lettura "vecchia maniera" con uno spirito vivace e combattivo.
Questo "quotidiano del week" end si muove con intelligenza e originalità tra tematiche di tipo economico, politico e culturale, offrendo ai lettori degli interessanti spunti di riflessione e lanciando idee coinvolgenti come quella della "Carta d’identità". La campagna che porta questo nome è stata ideata dai redattori del giornale per ringraziare i numerosi lettori, a cui è stata data la possibilità di inviare le loro foto, con tanto di giornale in bella vista, per dare un volto e un’anima a questa campagna pubblicitaria di abbonamento. Una partecipazione diretta che ha entusiasmato anche i lettori più pigri.
Nel numero della scorsa settimana (uscito sabato 13 settembre) sono apparse, difatti, le prime foto dei molti (e coraggiosi, diciamocelo) fan della rivista.
"Avete il coraggio di continuare ad uscire in edicola: il cartaceo, al giorno d’oggi, è una scelta rivoluzionaria".
Ecco cosa pensano i lettori, e proprio da questo Pagina99 ha tratto la spinta giusta per la sua piccola grande rivoluzione.
"Un’idea che, fin dall’inizio, è stata alla base del nostro progetto, pensato a cavallo tra analogico e digitale, nella convinzione che siano l’uno il completamente dell’altro. E così, dopo i primi mesi in edicola e dopo gli abbonamenti alla sola versione digitale, lanciamo ora anche la nostra campagna abbonamenti alla carta".
Carta realizzata, oltretutto, con la Holmer svedese, color salmone: una carta capace di tenere alta la qualità delle immagini con una grammatura bassa, setosa al tatto, leggera ma al tempo stesso densa. E c’è di più: in Svezia, grazie alla produzione Holmer, si piantano 30 milioni di nuovi pini e abeti ogni anno e la foresta cresce, oltre al fatto che quasi più della metà dell’energia che serve a produrre questa carta deriva da fonti rinnovabili.
Insomma, un giornale che rispetta l’ambiente, per il quale è stato ideato da Riccardo Falcinelli un progetto grafico che ha una resa ottimale grazie al tipo di carta, e soprattutto un settimanale di grande livello culturale, con articoli ben strutturati e dall’impianto contenutistico moderno, fresco ed originale.
Dunque, non resta che abbonarsi [disponibilità di abbonamento alla versione cartacea con prezzo speciale e versione digitale gratuita fino al 31 ottobre].
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il settimanale Pagina99 rilancia il cartaceo ma rispetta l’ambiente
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