A partire dal Settecento e con la diffusione del Grand Tour tra nobili e intellettuali l’idea del viaggio divenne più presente nella letteratura europea.
Jonathan Swift può dirsi un autore di letteratura da viaggio perché il suo "I viaggi di Gulliver" (titolo con cui è universalmente noto il suo capolavoro), pur essendo un lavoro di totale fantasia analizza appunto il desiderio di conoscenza dell’uomo generato con la voglia di viaggiare e visitare nuovi mondi. In particolare in Gulliver ritroviamo reazioni diverse: nei primi due viaggi l’uomo è legato alla sua civiltà di appartenenza che difende strenuamente poi comprende che conoscere nuove civiltà e modi di vita serve per imparare a migliorare e conclude amaramente respingendo in toto la sua civiltà per abbracciare quella dei cavalli sapienti che hanno dimostrato di essere di gran lunga superiori rispetto agli umani.
Dello stesso tenore filosofico sono i libri scritti dal grande pensatore francese Voltaire "Candide" e "Micromega", dove il viaggio seguendo l’ottica illuminista continua ad essere occasione di scambio culturale.
Recensione del libro
Candido, o l’ottimismo
di Voltaire
Interesse per l’esotico, per il classico e per l’arte è quanto espresso in Viaggio in Italia di Goethe, un documento sull’abitudine del Grand Tour che prende piede a fine Settecento tra nobili e intellettuali e che vede la penisola italiana come una meta fissa.
Recensione del libro
Viaggio in Italia
di J. Wolfgang Goethe
I poeti romantici inglesi traggono continua ispirazione dai loro viaggi: Byron costruisce la figura dell’eroe bello e dannato che cerca continui stimoli alla sua brama di avventure e di conoscenze, mentre Keats, in Italia per tentare di guarire da una malattia che lo affligge e lo porterà alla tomba, resta colpito dalla straordinaria bellezza di un’urna greca. L’approfondimento culturale quindi è il motivo forte che spinge un romantico a muoversi. Il viaggio però è ancora legato a pretese intellettuali e interdetto alle masse.
La sublimazione, il viaggio inteso anche come esperienza mentale, è il suggerimento che offre Baudelaire con il suo "Invito al viaggio".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il viaggio nella letteratura illuminista e romantica
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