È disponibile nelle migliori librerie “All’inizio era il profumo” (Skira 2016, pp. 144, euro 14,00), il nuovo volume dello scrittore e poeta Aldo Nove (pseudonimo di Antonio Centanin, nato a Viggiù, 12 luglio 1967) che compie una “Storia personale e, universale, dei profumi”, come recita il sottotitolo del testo.
Il nostro senso più trascurato è anche il più potente. Viviamo in un intrico di odori e profumi che ci ammalia e ci spaventa, dalla nascita alla morte, scatenando passioni irresistibili e paure ataviche. Tra le avventure di un bambino che diventa uomo immerso negli odori, oggetti di studio appassionato, e la storia del rapporto tra l’umanità e i profumi, Aldo Nove ripercorre la sua scoperta di un mondo pieno di magia, per arrivare a studiarne la complessità e il fascino potente quanto misterioso: il profumo della pelle di nostra madre, quello dei fiori che svelano la meraviglia della natura, l’odore di un cane bagnato amico d’infanzia. Questo romanzo di “formazione olfattiva” si intreccia alla Storia, in un viaggio che è al contempo personale e di tutti, nello stupore e nei segreti del mondo che si dischiude alla nostra esperienza.
“Nascendo, non abbiamo visto il mondo. Lo abbiamo annusato. L’odore del sangue. L’odore della pelle di nostra madre che si distaccava da noi mentre iniziavamo il nostro viaggio nella vita. L’odore del tempo, della finitezza. Il naso che percepisce il distacco dal mondo prenatale, e il tatto che cerca la pelle della madre, nell’istante in cui smettiamo di essere parte di un tutto che ci ha contenuti e protetti, scivolando poi come tutti nell’imprevedibile avventura dei giorni, che attraverso gli odori immediatamente ci impegnamo a distinguere, per fare un mondo in cui esistere”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In libreria “All’inizio era il profumo” di Aldo Nove
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