Una grande fortuna quella di aver vissuto da vicino la nascita e la stesura del primo lungo racconto — quasi romanzo — di Lino Guanciale: Inchiostro. Il libro sarà presentato a PordenoneLegge il 15 settembre 2022 in prima nazionale. Storia che è sogno che è viaggio onirico che è scoperta di se e di legami. Prova semplice, ma pregevole che non lascerà delusi, ma conviti che la vita è un sogno. Sempre.
Lino Guanciale: accanito lettore... Oggi scrittore
Lino Guanciale non ha mai fatto mistero di essere un accanito lettore. Sorprende, però, scoprirlo scrittore.
Questa sua nuova scommessa professionale raccolta e supportata da Round Robin Editrice sarà presentata in assoluta prima nazionale il 15 settembre 2022 alle ore 20.30 nello Spazio San Giorgio, in seno al festival letterario PordenoneLegge. Seguirà, poi, l’uscita nelle librerie, prevista per il 22 settembre.
Un’avventura, quella di Lino Guanciale, di cui con piacere e privilegio ho potuto seguire l’evoluzione da vicino sin dall’inizio. Un racconto lungo quello dell’attore, e ora autore, abruzzese, a cui Guanciale ha voluto dare un titolo semplice, capace di racchiude i molti e diversi viaggi della sua protagonista Rosaura: Inchiostro.
Inchiostro: il libro di Lino Guanciale
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Con l’inchiostro si scrivono storie, lettere, racconti. Ma non solo. Con l’inchiostro si dipinge, anche, su carta e su tela, con tratti delicati e leggeri, forti e decisi. E si dipinge anche sul corpo.
L’inchiostro, che sia parole o linee, disegni e paesaggi, con eguale forza e intensità racconta. Sentimenti. Storie. Luoghi veri o presunti: tra sogno, anima e reale.
Non è un caso che le prime parole pronunciate da Rosaura, la protagonista della storia, innaffiate da un buon gin tonic, siano:
“La vida es sueño” (La vita è sogno)
Rosaura, giovane donna di oggi, per farle sembrare più vere le ha anche tatuate sul suo corpo. A volersele ricordare, sempre, quasi impaurita dal pensiero che il tempo possa in qualche modo farle dimenticare o sbiadire.
Ma un attimo. Erano tatuate sulla sua schiena? E ora, invece, sono tra il polso e l’avambraccio. E anche gli altri tatuaggi girovagano apparentemente impazziti sul suo corpo. L’inchiostro sembra aver preso il sopravvento, dando vita ai suoi 14 tatuaggi.
Ed è così che Rosaura inizia un viaggio, il suo viaggio tra l’onirico il reale. In questo tragitto immaginifico incontrerà “persone”. Impensate, come una vecchia signora (che forse però sembra la nonna); inaspettate, come un fotografo (che ricorda tanto il padre); indecifrabili come il bambino Sigmund (ma chi è davvero?).
Gli incontri e i tatuaggi ribelli si moduleranno divenendo l’inchiostro di sentire e di affetti (reali passati presenti e futuri) della protagonista, accompagnando Rosaura in un lungo sentiero che porta e sino al mare. In un cammino che si farà rilettura del suo cuore, del suo vivere e del suo sentire. Che segue i moti dell’acqua fino a farsi onda.
E come l’Onda di Hokusa (forse il tatuaggio che più la rappresenta) Rosaura si fa dondolare prima con sospetto, poi dolcemente verso una certezza semplice, che sa di amore e speranza. In un finale che non ti aspetti (e che non rivelo).
Lo stile del racconto e le illustrazioni
Guanciale con un tratto descrittivo che sa di teatro è limpido, snello e fluido nel suo raccontare. Uno stile asciutto, ma attento ai particolari, che si abbina alle delicate illustrazioni di Daniela Volpari che incorniciano alla perfezione lo scritto, completandolo.
Il raccontare di Guanciale è guida. Per se stesso, prima, e del lettore, poi. Capace di seguire in silenzio senza intralciare la protagonista, quel silenzio che è come quello dei sogni, un silenzio che mai vuole trovare una sua collocazione definitiva. In un bilanciamento equilibrato tra realtà a sogno. Tra vero e immaginato.
Una protagonista originale
Rosaura, che solo in apparenza è spaesata e timida, ci invita con autorevolezza narrativa a seguirla lungo il sentiero indicatole dai suoi tatuaggi, che non è pericoloso o insidioso, ma necessario. Per ritrovare e trovare legami. Nuovi, perduti o obsoleti. Riallacciandone i capi in modo nuovo e più saldo.
Rosaura non è la “classica” protagonista femminile fatta di stereotipi. Alla ricerca ostinata del solo sentimento e di banali “legami affettivi”.
Guanciale, con onestà letteraria, descrive la protagonista in un tutto tondo reale. Senza sbavature melense. Nel rispetto di chi, donna, ha il dono di dare la vita.
Ma che, proprio per questo, si rivela “diversamente” forte. Di una forza che non trova nel pugno la sua arma, ma nel coraggio il suo stendardo.
Non solo. Rosaura e i disegni del suo corpo sono “la scusa” giustificata per un viaggio in “tre dimensioni” parallele, necessari, universali, quella di donna, di figlia e di madre. E non necessariamente solo declinate al femminile.
Nell’incessante necessità di trovare, creare e riannodare legami con l’anima, il corpo e gli affetti, Rosaura trova nel sogno e nell’immaginazione il coraggio di quella ricerca. Passo dopo passo, incontro dopo incontro assapora la forza nella vita: motiva a non mollare mai. Anche quanto tutto intorno e dentro di noi sembra definito, scontato non rimediabile.
Ogni singolo incontro, tappa silente della sua ricerca, ci rivela la possibile via da percorrere. Rosaura, come un Piccolo Principe moderno e al femminile, accetta i suoi limiti e sue paure, ma non nasconde la sua necessità impellente: una fame “vera” di buoni sentimenti e di fiducia. Una “fame” di voler essere se stessa, senza giudizi e preconcetti. Libera di sognare e di immaginare un vivere diverso e perfettibile. Come solo i sognatori sono in grado di fare, capaci di trasformare i tratti del vissuto e del sentire. Di quel “prendersi cura dell’altro” in un rispettoso amore. Puro e vero “inchiostro” fatto per disegnare un vero e mai deludente vivere. Reale e vera materia di cui sono fatti i sogni poiché:
“Nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita" (cit. William Shakespeare)
Lino Guanciale a PordenoneLegge
Come già detto, Lino Guanciale sarà al Festival Letterario di Pordenonelegge il 15 settembre 2022 alle 20.30. Presso lo Spazio di Largo San Giorgio, l’autore presenterà in prima assoluta nazionale Inchiostro. Dialogherà con Valentina Gasparet, uno dei curatori del festival, raccontando come è nata questa sua nuova avventura professionale.
Foto Social World Film Festival, flickr
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Inchiostro di Lino Guanciale: il libro in anteprima a PordenoneLegge 2022
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