Angela Meloni ha incontrato Chiara Albertini, scrittrice che nel 2016 ha pubblicato con Rizzoli il volume Vento dall’est. Ecco cosa ha risposto alle domande di Angela e che tipo di lettrice è Chiara.
- Ciao Chiara, sono contenta che tu abbia accettato di essere intervistata! Parlaci un po’ di te.
Grazie a te, innanzitutto, per concedermi questo piacevole “spazio letterario”. Scelgo di risponderti citando queste poche righe: “Ho l’età di una donna che si sente un po’ bambina, troppo grande per tornare indietro e ancora troppo piccola per smettere di sognare!” Questo aforisma racchiude molto della mia essenza.
- Com’è nata la voglia di scrivere?
Il mio approccio alla scrittura è coinciso, si può dire, con la stesura della tesi di laurea anni fa; nel processo creativo, durante la stesura della stessa, deve essere scaturito un “qualcosa” di profondo e del tutto inaspettato dentro di me, un impellente e intimo bisogno di dare voce all’universo che albergava in me, di mettere nero su bianco molto del “mondo” che custodivo interiormente. Da quel momento, infinite immagini, “voci” amiche e non, messaggi sottesi al testo hanno continuato a raggiungermi e a trovarmi, a chiedermi di dar loro spazio, identità e legittimazione.
- Il tuo ultimo libro pubblicato per la Rizzoli si intitola Vento dall’est. Di cosa parla?
Vento dall’est ruota attorno alla storia di due famiglie dove i sentimenti, che hanno un ruolo di primo piano, vengono messi in discussione da una forza più grande di loro: un Destino ripetutamente avverso, ma capace, alla fine, di riportare una sorta di equilibrio nelle vite di alcuni personaggi, in nome di valori universali e sentimenti importanti.
- Dove hai trovato l’ispirazione per scrivere questa storia?
L’ispirazione è derivata da un mio ricordo d’infanzia, dalla suggestione e dall’atmosfera del film “Mary Poppins”, a cui sono molto legata; il titolo ne è un “omaggio”.
- Perché scrivi?
Esistono molte ragioni per cui scrivo: per comprendermi e conoscermi, per emozionarmi ed emozionare, perché scrivere per me è un atto d’amore, di fede e di coraggio.
- Ora parliamo di te come lettrice: che genere ti piace leggere?
Leggo un po’ di tutto, tranne il fantasy, il distopico, il noir, che non prediligo particolarmente.
- Cartaceo e ebook: i pro e i contro di entrambi.
Amante da sempre del cartaceo per ovvie ragioni, ma forse il digitale di permette di abbattere un po’ i costi e in proporzione di leggere di più, se correlati questi due aspetti... Dall’altra parte, la bellezza di cercare e trovare in una libreria fisica il libro che “fa per te” o di poterlo presentare a un evento, non ha uguali.
- Quali sono i tuoi sogni da scrittrice?
Continuare a donare attraverso le mie opere future “pagine di vita” ai miei lettori, nelle quali il pubblico possa ritrovarsi e rispecchiarsi, in parte o in toto e poter vedere la trasposizione cinematografica del mio romanzo “Vento dall’est”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista all’autrice di Vento dall’est: Chiara Albertini
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