Margherita Pani è nata a Cagliari nel 1999. Appassionata di teatro e fan accanita di Harry Potter, una volta terminato il liceo ha studiato scrittura creativa e frequentato l’Accademia Internazionale del Musical, dove tutt’ora studia.
Lo scorso 26 maggio è uscito il suo primo romanzo, Sei il mio pericolo (Garzanti). Ecco come lo presenta ai lettori di SoloLibri, intervistata da Angela Meloni.
- Ciao Margherita, benvenuta nello spazio di SoloLibri. Parlaci un po’ di te.
Ciao a tutti! Grazie per avermi accolta in questo bellissimo portale. Mi presento: mi chiamo Margherita (e fin qui non c’erano dubbi), ho ventidue anni e sono da poco diventata una scrittrice. Oltre alla lettura e alla scrittura ho tanti altri interessi: mi piace il teatro, in particolar modo il musical, motivo per cui studio all’Accademia Internazionale del Musical. Sono amante dei dolci, del cibo, del mondo del gaming e delle freddure. Penso di aver riassunto tutto in questo elenco, anche se probabilmente sto dimenticando qualcosa.
- Il 26 maggio è uscito il tuo romanzo d’esordio, Sei il mio pericolo, edito da Garzanti. Da dove hai preso l’ispirazione per scrivere questo romanzo?
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Non ho una risposta molto precisa per questa domanda, non c’è stato qualcosa in particolare che mi ha ispirata. So solo che ho iniziato a scrivere la storia di Hailey Cohen durante il primo periodo di lockdown nazionale. Ero frustrata, arrabbiata e terribilmente annoiata. Ho studiato scrittura per anni, avevo già fatto dei tentativi in passato ma alle mie storie mancava qualcosa. Sei il mio pericolo ha preso piede nei miei pensieri dopo aver letto di un posto che esiste negli USA dal nome “Ave Maria”. Chi ha letto il libro sa che cosa significhi questo luogo nella storia. Dalle immagini che Ave Maria ha creato nella mia testa è nato il college e presto i miei personaggi si sono mostrati e presentati a me. È stato magico. Sapevo di voler parlare di qualcosa di bello, qualcosa che in quel periodo di pandemia abbiamo visto scivolare via dalle nostre vite. La scuola, le feste, gli amici, l’amore. Volevo una storia che facesse del bene. A me, sinceramente, ne ha fatto.
- I protagonisti sono due ragazzi: Hailey Cohen e Jack Carter. Puoi presentarceli?
Hailey e Jake non potrebbero essere più diversi e allo stesso tempo più simili. Hailey è una ragazza che più che immatura si potrebbe descrivere come acerba, almeno all’inizio della storia. Lei non ha avuto una vita facile, ma è ricca di ambizione e coraggio che l’hanno portata a entrare in uno dei college più prestigiosi d’America, il Sacred Heart University College, nonostante lei non abbia ricchezze né famiglia. Hailey è ossessionata dal sapere cosa frulla in testa alle persone, la sua più grande passione è per questo la psicologia. All’interno del romanzo infatti troverete degli estratti dal suo taccuino con citazioni e nozioni psicologiche e sociologiche dei più grandi esperti. Hailey ha però costruito intorno a sé uno scudo, un’illusione di realtà che verrà presto minacciato dall’arrivo del nuovo studente Jake Carter.
Jake Carter è l’unico figlio di Gerico Carter, un milionario senza scrupoli. Jake è viziato, arrogante ed è abituato a un mondo in cui tutti cadono ai suoi piedi, chi per il suo aspetto da angelo caduto, chi per la sua enorme ricchezza. Tuttavia ha un segreto oscuro che l’ha portato all’espulsione dal suo college precedente e che lo tormenta nel profondo. Jake non sa che suo padre è riuscito a farlo ammettere al Sacred Heart grazie a un ricatto nei confronti della povera Hailey. Quell’uomo senza scrupoli ha infatti scoperto le origini di Hailey e, minacciando di toglierle la sua borsa di studio, la costringerà a fare da tutor a suo figlio Jake. Non sarà per niente facile andare d’accordo ma entrambi sono obbligati a trovare un compromesso per poter andare avanti con le proprie vite. Per scoprire come… basta leggere il libro!
- Quale difficoltà hai trovato a scrivere il romanzo?
Devo dire che in realtà non è stato complesso. Come ho detto prima, studio scrittura da anni, dunque non avevo problemi con la tecnica, e i personaggi si sono letteralmente presentati a me con le loro storie. Forse la difficoltà maggiore è derivata dal fatto che io non sia una grande romanticona, almeno non sono una grande amante di romanzi o film romance. È stato difficile ma anche molto curioso riuscire a scrivere questa storia d’amore, a renderla appassionante, reale. Ma alla fine il risultato mi soddisfa, anche se so di avere ancora molto da imparare.
- Perché hai deciso di pubblicare il tuo libro?
Perché voglio fare la scrittrice! Ok, scherzo. Volevo che le persone potessero leggere la mia storia. È un libro adatto agli adolescenti, ma credo possa piacere anche agli adulti. Ho cercato di renderlo divertente, scorrevole. Una lettura leggera che però lascia delle tracce in chi lo legge. Spero che specialmente i ragazzi e le ragazze che lo leggeranno possano sentirsi bene, aiutati nelle situazioni in cui anche i personaggi saranno in difficoltà: situazioni che succedono a molti nella quotidianità. È un romanzo che affronta molte tematiche che non riguardano solo l’amore, ci sono anche bullismo, bugie, segreti, tormenti. Insomma, situazioni in cui tutti noi ci siamo trovati almeno una volta.
- Che messaggio vuoi lanciare ai lettori con questa storia?
Questa è una domanda difficile. È un libro che potrebbe lanciare molti messaggi, credo che ogni lettore ne estrarrà uno diverso. Spero in positivo. Potrei dire che uno dei messaggi principali riguarda proprio la trama e cioè i problemi che le bugie possono scatenare sia all’esterno che all’interno delle persone. Il filo principale della storia gira infatti attorno a ciò che Hailey pensa e sente ogni giorno a causa dei suoi segreti. Il tormento interno della protagonista è ciò che smuove tutto il racconto.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?
Perché è una storia che unisce, insegna, aiuta e affrontando tematiche reali e quotidiane può farci sentire meno soli e capiti. E poi è divertente!
- Scrivere è...
Mostrare attraverso le parole.
- Che lettrice sei?
Famelica. Sono una di quelle persone che se apre un libro e si appassiona alla storia è in grado di non mangiare né bere fino a quando non si arriva alla fine. Mi annullo, smetto di esistere perché sto vivendo la vita di quei personaggi. Ecco perché evito di leggere durante le sessioni di esami.
- Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è in atto, questo romanzo è il primo passo per la sua realizzazione. Vorrei poi evolvermi come scrittrice e un giorno mi piacerebbe pubblicare un romanzo (o magari un’intera saga) fantasy, il mio genere preferito.
Foto dal profilo Facebook dell’autrice
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Margherita Pani, in libreria con “Sei il mio pericolo”
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