Carlo Barbieri, classe 1946, è nato a Palermo ma in atto dimora a Roma pur ritornando spesso nella sua Sicilia; è stato responsabile marketing presso una multinazionale chimica che lo ha portato in Egitto e a Teheran. Autore di racconti umoristici e di romanzi gialli di ambientazione siciliana, ha vinto prestigiosi premi letterari. A Pilipintò-racconti da bagno per Siciliani e non, la sua opera di esordio, è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria per la migliore opera ad ambientazione siciliana al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina. In uno di questi racconti compare per prima volta il Commissario Mancuso, che sarà poi il simpatico protagonista delle sue successive narrazioni dalle tinte gialle con risvolti umoristici in primis la Pietra al collo, ripubblicato da Il Sole 24 ore nella collana Noir Italia. Tra gli altri premi conferiti a Carlo Barbieri, ricordiamo il Premio Internazionale Città di Cattolica e il Premio Antonio Fogazzaro. Il giallo Il marchio sulle labbra è stato premiato al Festival Giallo Garda 2015; nella stessa manifestazione, il giallo Il morto con la zebiba ha ricevuto una menzione speciale della giuria. Il microgiallo inedito "La vendetta delle palle di neve" è stato premiato allo Scerbanenco@Lignano 2017.
A metà maggio 2019, Carlo Barbieri torna in libreria con “Dieci piccoli gialli”, in cui si dedica alla letteratura per l’infanzia sempre con venature giallo umoristiche sulle orme del suo personaggio cult, il Commissario Francesco Mancuso.
- Cosa ti ha spinto a cimentarti nella letteratura per l’infanzia?
In primo luogo, un attacco di nonnite e il desiderio di ricordare così il mio nonno paterno, grande narratore e ideatore di fiabe. Quanto alla scelta del giallo, ho pensato fosse un genere che, declinato in modo adatto ai più giovani, avrebbe potuto avvicinarli alla lettura.
- Con “Dieci piccoli gialli” sei al tuo ottavo libro. Cosa all’inizio ti ha motivato a scrivere e in particolare a scegliere generi così diversi come l’umoristico e il poliziesco?
Mi è sempre piaciuto scrivere in chiave umoristica: cominciai da piccolo, sul giornalino scout. Un giorno un editore che era in un giro di mail che ci scambiavamo fra amici (ancora non imperversava facebook) mi disse "Mi piace come scrivi, continua che ti pubblico". Mi... gasai e nacque Pilipintò – Racconti da bagno per Siciliani e non. Il libro successivo fu La pietra al collo, un thriller. Non mi chiedere come mai un giallo: me lo chiedo anch’io, non me lo ricordo proprio. Il romanzo fu pubblicato da Todaro Editore e ripubblicato nei Noir Italia de IlSole24Ore.
- E hai continuato con i thriller.
Sì, ma non solo. Ancora con Todaro ho pubblicato poi Il morto con la zebiba. Sono seguiti altri gialli (Il marchio sulle labbra, Assassinio alla Targa Florio, La difesa del bufalo) ma pure una raccolta di racconti (Uno sì e uno no), tutti con Dario Flaccovio Editore.
- E adesso questo Dieci piccoli gialli con Einaudi Ragazzi. Scriverai ancora libri per i lettori più giovani e, se sì, sempre di genere "giallo"?
Sì. Qualche nuovo caso per il mio protagonista, il piccolo commissario Ciccio, è già pronto.
- E per i "grandi"?
Sto lavorando soprattutto a un thriller "particolare" che mi intriga molto. Inoltre ho finito un’altra raccolta di racconti umoristici e una serie di itinerari passeggiati per Palermo, molto "a modo mio".
- Qual è, a parte chiaramente l’ultimo, il libro che ritieni essere il tuo miglior lavoro?
Come succede con i figli, i propri libri si amano tutti ugualmente ma con accenti diversi. Preferisco lasciare la parola ai veri giudici: i lettori. Secondo anobii.com, un portale frequentato da appassionati, i primi classificati sarebbero La difesa del Bufalo e Assassinio alla Targa Florio con 4 stelle e mezza su 5. Seguono tutti gli altri con 4 stelle ciascuno.
- Quando uscirà "Dieci piccoli gialli"? E sono previste presentazioni in Sicilia?
Uscirà il 15 maggio e anche se abito a Roma le prime presentazioni saranno nella mia Sicilia: due a Palermo e altre a Catania, Gela e Partinico dove vi sono librerie molto attive. In alcune incontrerò intere scolaresche, una cosa bellissima.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Carlo Barbieri: a maggio in libreria il suo ultimo libro “Dieci piccoli gialli”
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