![Francesca Barile](local/cache-gd2/39/5ef5578d87ee361aa2245084236e55.jpg?1730996414)
![Intervista a Salvatore Bernocco](local/cache-gd2/5e/240e08dfd0267b9ec2b01971f5cbf5.jpg?1731158918)
Lo scrittore pugliese Salvatore Bernocco, autore della raccolta "Il giostraio e altri racconti", ha accettato di rispondere ad alcune domande sul suo lavoro e sulla genesi del suo libro.
- Potresti presentarti brevemente ai lettori di SOLOLIBRI?
Sono nato nell’agosto del 1961 a Ruvo di Puglia, dove vivo e lavoro. Sono laureato in Economia e Commercio e sono iscritto all’Albo dei Giornalisti come pubblicista. Mi occupo di politica e cultura, e ho scritto diversi testi, anche di poesia pubblicati all’estero in lingua italiana ed inglese, fra cui “Il giostraio e altri racconti pugliesi”, l’ultimo in ordine di tempo, edito per i tipi della Youcanprint.
- Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
La mia fonte di ispirazione è la vita, sono le persone che incontro, le situazioni che vivo o di cui vengo a conoscenza. Sono una “spugna”, nel senso che assorbo quanto apprendo. Le mie antenne sono molto sensibili e attente. Prendo quindi idealmente lo scalpello e delineo forme e contenuti.
- Perché hai scelto di ambientare i tuoi racconti quasi interamente nel tuo paese d’origine?
Ruvo è il mio luogo natio. Lo conosco molto bene, conosco pregi e difetti dei ruvesi, e poi ritengo che la “ruvesità” presenti caratteristiche comuni a molti altri paesi italiani e non solo. Le piccole comunità sono un concentrato di umanità, anche molto vario e interessante
- Puoi parlarci della genesi della tua raccolta di racconti?
Sono racconti che ho scritto in periodi diversi della mia vita. Alcuni sono recenti, altri meno. La genesi è un accadimento psicologico o di altra natura, un moto interiore o un fatto che ha suscitato il mio interesse. Sento la necessità di scrivere e, di solito, la stesura del racconto mi viene di getto. È ovvio che poi lascio riposare il testo, lo rivisito, lo curo. Quando avverto che è giunto a maturazione, lo lascio andare.
- Quali sono i tuoi progetti futuri?
A breve dovrebbe essere pubblicata per i tipi della casa editrice Secop di Corato una mia silloge di poesie. Sempre per i tipi della Youcanprint uscirà il testo “Quando don Tonino Bello venne a casa mia”. Ci sono inoltre tre testi su cui sto lavorando da tempo. Uno si intitola “Il vangelo secondo Barabba”, mentre gli altri due non hanno ancora un titolo. Il primo, ambientato sempre nella mia cittadina, racconta del rapporto fra politica e religione, fra potere e persona, in cui si inseriscono aspetti e tematiche sociali e psicologiche. Il secondo concerne l’alternarsi di morte e vita. Prendo le mosse dalla morte di mio padre Giovanni per addentrarmi nel complesso e delicato campo delle morti e delle resurrezioni quotidiane, degli amori nati e finiti. Ad ogni morte corrisponde una rinascita. Ad un amore giunto al capolinea succede un altro amore che, secondo me, rappresenta una nuova fioritura, non la stanca riedizione di un’illusione.
Grazie per la collaborazione e in bocca al lupo per tutto!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Salvatore Bernocco
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