Continuando il nostro viaggio con le interviste ai diversi professionisti che lavorano nelle case editrici, non potevamo non incontrare anche giovani editori delle coraggiose NO EAP, case editrici che non chiedono contributi in denaro agli autori per pubblicare i libri, ma che si impegnano in un’accurata selezione del materiale ricevuto, impugnando la spada della divulgazione delle opere migliori.
Oggi ci occupiamo della casa editrice 6pollici, che ha, tra lo schermo e il tubo catodico, Federica e Susanna, due intraprendenti cultrici del bello che si sono lanciate in questa avventura e hanno aperto i battenti nel 2013, cominciando solo da pochissimi mesi con le pubblicazioni, dopo un’accurata e metodica selezione.
Federica già ha scritto su SoloLibri.net in occasione del racconto dell’esperienza come piccola casa editrice al Salone del Libro di Torino.
Leggiamo dalla loro linea editoriale:
Per quanto riguarda il libri che pubblicheremo, siamo alla ricerca di personaggi e storie reali; donne e uomini che vivono nei manoscritti facendo a meno dei luoghi comuni e per questo sono personaggi scomodi e opposti alle tentazioni della cautela, perché vivono di vita vera e non di stereotipi e utopie. Cerchiamo autori che sappiano dominare la narrazione e la sperimentazione perché i testi restano l’espressione di un linguaggio dell’anima unico e irripetibile. Desideriamo leggere tra le righe l’onestà di intenti, la leggerezza nel trattare di argomenti difficili come l’esistenza umana. Siamo contro ogni tipo di sguaiataggine, ogni forma di vanagloria e a favore di chiunque abbia il coraggio di osare e la forza dell’umiltà.
Pubblicare NO EAP è una scelta folle e coraggiosa? Parliamo un po’ con loro per capire qualcosa in più del loro mondo!
- Come vi è venuto in mente di fondare una casa editrice?
Entrambe accanite lettrici sconsolate per vent’anni di conclamata spazzatura venduta col nome di libro, ci siamo sentite chiamate in causa per il bene della Cultura!
Scherziamo, adoriamo l’ironia. Non ci è venuto in mente, l’avevamo già in potenza da anni solo che, come tutti i sogni a cui si tiene davvero, si ha paura che si infrangano miseramente. Dalla potenza all’atto è passato un periodo di osservazione dedicato alla lettura di manoscritti per cercare autori che fossero portatori delle nostre idee, persone con la nostra stessa sensibilità, gente che ci credeva e ci avrebbe creduto a prescindere, perché è proprio così che si decide di aprire una Casa Editrice: si crede, senza badare ai richiami della realtà. Ormai è fatta!
- Quale genere di manoscritti considerate? Avete collane?
Tenendo fede al motto parole colte nell’etere e, dunque, avendo come riferimento lo spazio infinito, è passato del tempo prima di riuscire a captare segnali di frequenza adeguati e creare un palinsesto di trasmissioni analogiche (libri di carta) e digitali (e-book). Le parole colte richiamano l’interesse e la ricerca del Bello e dell’Utile intesi come ciò che può instillare riflessioni intime sui temi di oggi: ricercare la creatività nella diversità, nel rispetto del senso comune, in quello che ci circonda, a volte semplice e a volte complicato da trasmettere.
Le trasmissioni sono raccolte nelle cinque collane, Rotocalchi (saggi di critica letteraria), Varietà (raccolte di racconti), Sceneggiati (narrativa italiana), Interviste (biografie di gente comune), Indagini (gialli italiani). Al momento abbiamo all’attivo tre Titoli per la collana Varietà e uno per la collana Sceneggiati.
Le sigle di testa sono costituite da copertine dai colori saturi e dalla grafica essenziale che richiamano la suggestione offerta dal testo durante le molteplici riletture.
- Che criterio seguite nella selezione dei manoscritti?
Desideriamo ricevere solo testi in forma integrale ritenendo che sia l’unico modo per capire il potenziale di uno scrittore, non ci basta che abbia una idea buona e all’atto pratico essere noi a riscrivere l’intero testo. I tempi di risposta sono molto lunghi, ma la scheda che produciamo, anche in caso di rifiuto, è piena di suggerimenti per migliorare l’opera, non ci limitiamo a due righe sterili.
- Credete che oggi essere una casa editrice NO EAP sia una scelta coraggiosa?
Crediamo fortemente nella libertà di stampa: non ci piace assolutamente l’idea di dover poi pubblicare qualsiasi cosa! Per noi è un punto d’onore imprescindibile la bella scrittura e fare in modo che il lettore fruisca totalmente di un testo e non venga mai tradito nelle aspettative.
- Che consigli dareste a un autore esordiente?
Umiltà, umiltà, essere delle spugne mentre si legge: i grandi scrittori lo sono diventati per prova ed errore, leggendo le opere degli altri. Solo entrando dentro diversi linguaggi e confrontandoli con il proprio si mettono le basi della cifra stilistica che distingue un brocco da uno Scrittore.
- Quali strumenti di promozione ritenete fondamentali per far conoscere un libro e il suo autore?
Presentazioni che non siano autocelebrative, riteniamo fondamentale per la buona riuscita la partecipazione di circoli di lettori. Poi ci sono i booktrailer che, inseriti nel circuito giusto, creano interesse. Parliamo di booktrailer in grado di creare suggestioni satellite rispetto all’opera che si vuole pubblicizzare. Radio locali con programmi dedicati e il circuito delle Scuole che stiamo cercando di stimolare, inoltre le biblioteche pubbliche se si riesce a trovare lo spazio giusto. Sono soprattutto la fantasia e l’amore per quel che si decide di pubblicare a far muovere le cose. Per esempio abbiamo colto reazioni positive al Salone del Libro di Torino, quando fermavamo le persone e raccontavamo una delle storie dei nostri libri con il sorriso. Ce ne inventeremo altri, anche perché ci divertiamo molto.
- Che valore hanno i titoli e le copertine nella scelta di un libro da leggere?
Una copertina curata e un titolo magico sono tra gli ingredienti fondamentali perché un lettore prenda in mano il libro, così come una quarta scritta bene. Si può essere attirati da questo mix, posso anche comprare il libro in funzione di entrambi, ma se all’interno non c’è una storia scritta bene, non comprerei nessun altro libro da quell’editore!
- Come casa editrice, avete dei progetti “ambiziosi” in corso?
Certo! Vorremmo diventare una CE più grande e godere della stima e del rispetto dei lettori veri! Ci sono... lo sappiamo che esistono!
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pubblicare NO EAP è una scelta folle? Intervista alle responsabili della Casa Editrice 6pollici
Lascia il tuo commento