Julie Otsuka vince il PEN/Faulkner Award for Fiction 2012

E’ Julie Otsuka, un’americana di origine asiatica, a vincere il PEN/Faulkner Award for Fiction 2012 con il romanzo "Venivamo tutte per mare" (titolo originale: "The Buddha in the Attic").

Il romanzo, edito in Italia da Bollati Boringheri, racconta la struggente storia di un gruppo di donne giapponesi che, tra gli anni Trenta e Quaranta, s’imbarcano per l’America al fine di convolare a nozze con immigrati giapponesi di cui possiedono solo una fotografia. Dalla speranza di vivere il sogno americano alla realtà di imbattersi contro il duro scoglio dello razzismo il passo è breve: siamo infatti alle soglie della Seconda Guerra Mondiale e nel periodo di Pearl Harbour il sogno fa presto a tramutarsi in un incubo.

Eppure al centro della storia c’è l’umanità, la femminilità che emerge da un coro di voci descritto e narrato in maniera impeccabile e che ha portato la Otsuka a superare avversari del calibro di Don DeLillo ("The Angel Esmeralda: Nine Stories", Steven Millhauser ("We Others: New and Selected Stories"), Russell Banks ("L’angelo sul tetto", pubblicato in Italia da Einaudi) e Anita Desai ("The Artist of Disappearance").

E’ probabilmente la scintilla di umanità e il compendio di riflessioni ed emozioni che si alternano tra la speranza e la delusione, la tenacia e la sconfitta, la forza di volontà e l’amarezza il segreto del successo di questo romanzo, già vincitore dell’Asian American Literary Award, dell’American Library Association Alex Award, di un Guggenheim Fellowship e nominato per l’ancora più prestigioso National Book Award.

Il prestigioso riconoscimento del PEN/Faulkner Award for Fiction (andato negli anni precedenti anche a Philip Roth e a John Updike (tanto per citare due giganti della letteratura americana) è stato annunciato lunedì scorso: la Otsuka riceverà 15.000 dollari in denaro e una fama destinata a crescere ulteriormente in tutti gli angoli del mondo.