A quarant’anni dalla prima edizione, la Feltrinelli, nella sua Collana “Le Stelle”, riedita in una nuova veste La casa degli spiriti (2023, Prefazione inedita di Isabel Allende, titolo originale La casa de los espíritus, traduzione di Angelo Morino e Sonia Polito DiCastro, pp. 496, 16,00 euro) di Isabel Allende, pubblicato per la prima volta a Buenos Aires nel 1982, tradotto e pubblicato in Italia da Feltrinelli nell’ottobre del 1983 e dal quale è stato tratto nel 1993 il film omonimo diretto da Billie August, con protagonisti Jeremy Irons, Meryl Streep, Glenn Close, Antonio Banderas, Winona Ryder e Vanessa Redgrave.
Isabel Allende, scrittrice e giornalista cilena naturalizzata statunitense, figlia di un diplomatico cileno Tomás Allende e della amatissima Francisca Llona Barros, detta “Panchita”, scomparsa quattro anni fa a 98 anni, è nata a Lima il 2 agosto 1942 ed è vissuta poi in Cile fino al 1973. Nipote di Salvador Allende, primo presidente socialista del Cile dal novembre del 1970 al settembre del 1973, assassinato durante il golpe di Pinochet del 1973, dopo il golpe Allende si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. La vita di Isabel, la cui scrittura rappresentata “la bussola” per molte giovani scrittrici, giornaliste e affezionate lettrici, è stata costellata da grandi lutti, come la morte dell’amatissima figlia Paula, alla quale l’autrice ha dedicato il romanzo biografico Paula (1994), da grandi amori, si è sposata da poco per la terza volta, e da grandi soddisfazioni provenienti dalla sua vasta produzione letteraria.
“Il giorno in cui arrivò Barrabás era Giovedì Santo”.
La casa degli spiriti di Allende in una nuova edizione
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Isabel Allende, una delle autrici più conosciute e amate della letteratura ispanoamericana contemporanea, premiata nel 2014 dall’allora Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama con la Medaglia presidenziale della libertà, inizia a scrivere ogni suo libro l’8 gennaio.
C’è dietro a questa decisione un motivo ben preciso. Il giorno 8 gennaio 1981 Isabel ricevette una telefonata in cui veniva avvisata delle gravi condizioni di salute del nonno materno, la futura autrice cominciò così a scrivergli una lettera, che sarebbe poi diventata un libro intero: “La casa degli spiriti”, dove viene evocata la casa del nonno e che trae spunto dalle vicende della famiglia Allende. Da allora ogni nuovo libro viene iniziato dalla Allende lo stesso giorno dell’anno, l’8 gennaio. Il romanzo d’esordio dell’autrice dedicato “A mia madre, a mia nonna e alle altre straordinarie donne di questa storia”, rappresenta il suo capolavoro, rileggerlo dopo quarant’anni conserva tutta la sua bellezza, il suo grado di coinvolgimento.
“La strada percorsa da questo romanzo è stata dritta, liscia e luminosa. È un libro che ha avuto molta fortuna”.
C’è chi ha scoperto il piacere della lettura leggendo avidamente le pagine di questa magnifica saga familiare, che attraversa cinquant’anni di storia cilena, dagli anni Venti del Novecento fino al 1973, anno tragico del colpo di stato di Augusto Pinochet, perché i personaggi descritti sono tutti talmente originali che entrano nell’anima di chi legge.
È tutto merito dello stile unico e personale, dal realismo magico della magica Isabel, di quella capacità di fusione di elementi magici con la vita di tutti i giorni, come accade ne La casa degli spiriti, grazie all’estrema sensibilità delle figure femminili, che costellano il romanzo: Rosa del Valle, sua sorella Clara, Férula, sorella di Esteban Trueba, dispotico padre padrone, Blanca, figlia di Clara e la figlia di Blanca, Alba. In tutti i suoi romanzi Allende esalta e pone l’attenzione alla forza, al coraggio e alla determinazione delle donne, sia che si chiamino Violeta, Paula, Inés, Maya o Blanca.
“Sono sempre i personaggi a decidere dove portarmi”, ha dichiarato l’autrice in una recente intervista, che si limita a raccontare storie di persone, le cui vite sono condizionate dal tempo storico in cui sono immerse.
“Miei cari lettori e lettrici, Come passa in fretta la vita! Quest’anno La casa degli spiriti compie quarant’anni e io ne compio ottanta. Dove sono finite le ore trascorse? Molte cose sono accadute nel mondo e nella mia vita da quando il mio romanzo vide la luce, ma per me il tempo è volato, e ora eccomi giunta all’ultima fase della mia esistenza senza essermene resa conto”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “La casa degli spiriti” di Isabel Allende torna in libreria con una nuova edizione e una prefazione inedita della scrittrice cilena
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