La casa del vento e delle ombre di Deborah Lawrenson

La casa in cui si vive è il luogo del presente, dello scorrere quotidiano degli eventi, ma se quelle mura hanno già assorbito altre vicende anche il passato può tornare in scena e mescolare storie di ieri e storie di oggi.

Un’antica casa situata in un paesino provenzale nasconde dei segreti. Mentre i nuovi abitanti, Eve e Dom, vivono la loro storia d’amore, in un paesaggio ricco di colori e profumi, qualcosa giunge ad inquietarli.
Parallela alla storia contemporanea scorre quella passata di una ragazza cieca e della sua passione per i profumi. La narrazione si fa densa di fragranze e di episodi di speranze, sofferenze, tenacia. L’antica fabbrica di profumi sembra sprigionare tra le pagine l’aroma della lavanda e di tutta una serie di miscele che evocano vibranti sensazioni, ma la protagonista della storia passata non è direttamente lei bensì la sorella minore. Quest’ultima, non seguendo le orme della sorella e non riscuotendo il suo successo, si ritrova a dover condurre una vita umile e sottomessa, perennemente in lotta con la miseria e con i sorprusi del fratello.
Nelle vicende del presente un triste ritrovamento ricuce le due storie e fa chiarezza sui fatti concreti e sulle percezioni.

Pubblicato da Piemme nel 2012, La casa del vento e delle ombre di Deborah Lawrenson appassiona perchè lo si legge con i sensi, avvertendo il fruscio del vento, l’inquietudine delle ombre, l’aroma delle piante e, soprattutto, il baluginare improvviso di una misteriosa luce di lanterna. Non a caso il titolo originale "The lantern" enfatizza quest’elemento, che è la chiave essenziale di tutta la trama.
La tecnica narrativa è sapientemente articolata così che, leggendo, si dimenticano i caratteri di stampa per entrare in un mondo di visioni, di emozioni e di inaspettati colpi di scena.