La gamba di legno di mio zio di Fabio Stassi Veronica Truttero

Lo scrittore bibliotecario amante dei libri Fabio Stassi si cimenta per la prima volta con un albo illustrato per ragazzi. E vince la scommessa, data la sua grande capacità di scrittura e la notevole dose di creatività. Nel bel volume appena pubblicato da Sinnos, La gamba di legno di mio zio, con l’aiuto delle illustrazioni di Veronica Truttero, ci troviamo di fronte a una scrittura destinata a ragazzi di ogni età, purché lettori fantasiosi.

Un po’ fumetto e un po’ romanzo d’avventura, il libro ci accompagna con gli occhi di un ragazzino a incontrare i mitici zii d’America, forse uno stereotipo nella testa di molti di noi, ma in questo caso molto più reali. Infatti nel pranzo di Natale di famiglia c’è sempre un posto libero per l’eventuale ritorno a casa di uno dei numerosi emigranti che hanno lasciato l’Italia decenni prima, non sono mai rientrati ma neppure sono stati dimenticati. Il narratore è un forte lettore, che si nutre di romanzi e conosce tanti personaggi famosi, Long John Silver, il Capitano Nemo, Achab alla ricerca della balena bianca, che mescola nella sua fervida fantasia con gli zii americani, zio Ciccio/Frank scomparso nella battaglia navale a Capo Matapan durante la guerra. Ma un giorno si presenta alla porta di casa un vero capitano che sembra davvero uscito dalle pagine di un romanzo di avventure marinaresche.
Lungo pastrano blu, capelli bianchi, e una vera gamba di legno. Si tratta dello zio Amerigo, “Però non è lui che porta il nome dell’America, è l’America che si chiama come lui”, precisa suo padre. L’uomo, scomparso oltre trent’anni prima, ritrova la famiglia e racconta le sue fantastiche avventure… Viaggi, esplorazioni, un veliero pieno di spezie e pietre preziose, tutto il repertorio dei viaggi per mare e delle scoperte di nuove terre scorrono nelle pagine piene di onde, navi, naufragi, che si alternano a quelle che vedono il ragazzo protagonista seduto a leggere e a immaginare luoghi pieni di fascino, fino all’approdo a New York, ben evocata nell’ultima pagina dell’albo. Quanto alla gamba di legno, oggetto di curiosità da parte del nipote, ecco la risposta di zio Amerigo, punto da una minuscola mosca tze-tze, la lezione che lascia al nipote è chiara ed esauriente: “Una mosca non è meno pericolosa di una balena”.

Le illustrazioni di Veronica hanno una parte saliente nella riuscita di questo volume, di grande qualità grafica, ma anche pieno di suggestioni letterarie di cui i giovani lettori hanno gran bisogno.