La ragazza nell’atomo d’oro di Ray Cummings

Anche la fantascienza ha avuto un inizio. Esso è stato connotato da racconti inverosimili, mostri, scienziati pazzi, in genere non sono opere di grande valore, ma scritte con un grande entusiasmo, questo sì. Ray Cummings appartiene a questa generazione , però ha scritto romanzi che si possono ancora leggere, tra cui "La principessa di Mercurio", edito dalla ormai defunta casa editrice Libra.
Il libro di cui si intende parlare, La ragazza nell’atomo d’oro, è un po’ diverso e si pone la domanda: cosa accadrebbe se ci fosse un mondo in un oggetto con esseri umani lillipuziani? Un atomo di un piccolo universo? Non è uno spunto originale perché anche Asimov in "Viaggio allucinante" lo sfrutta, ma in modo diverso.

Alcuni scienziati in una Londra postvittoriana si riuniscono in un club e raccontano di una pozione che fa ingrandire o rimpicciolire le persone. A seguito della scoperta di uno (che tramite un microscopio ha intravisto una ragazza sul bordo del suo anello) si cerca di mettere in pratica la teoria. I più giovani rimpiccioliscono e raggiungono il territorio che si trova all’interno della scalfittura: un nuovo mondo.
Esso ha le caratteristiche di una società medioevale dove gli scienziati vengono accolti come dei novelli Gulliver e creano stupore per le loro dimensioni. La loro vita trascorre tra emarginazione e accettazione (il più giovane si innamora), ma il timore per gli stranieri ha la meglio tanto che sono costretti a ritornare nella loro dimensione originaria senza rivelare a nessuno il loro viaggio.

Come si vede dalla trama il racconto è ingenuo e se lo si legge con attenzione rivela molte incongruenze scientifiche, eppure può ancora essere un buon libro per ragazzi. Alcune tematiche sono interessanti.
Si parla di una società in cui uomini e donne sono uguali (non dimentichiamo che l’autore è degli anni Dieci del Novecento), i figli non sono numerosi e desiderati e inoltre sono educati senza punizioni fisiche, di classi sociali equilibrate. Cummings sembra un buon osservatore della realtà circostante che all’epoca stava cambiando e la estremizza come dovrebbe fare qualsiasi buon scrittore di fantascienza.
La pozione magica, il mondo dietro l’anello sono elementi fiabeschi, le descrizioni scientifiche ridicole, la storia d’amore inutile in un libro di science fiction, però, come si è detto prima, c’è stato un passato della fantascienza. E Ray Cummings merita di essere chiamato precursore.