Centinaia di volumi riempiono altissimi scaffali che diventano, di volta in volta, muri di edifici a delimitare strade e vicoli di città tutte da esplorare, dighe imponenti che arginano corsi d’acqua, pareti sottomarine o torri che farebbero la gioia di ogni lettore compulsivo. Le opere del pittore Jacek Yerka uniscono una cura estrema per i dettagli a una creatività che non sopporta restrizioni e che conduce l’osservatore in altrove fantastici.
Sono molte le biblioteche imponenti e spettacolari in tutto il mondo reale: veri e propri luoghi del cuore per lettori e studiosi. E poi ci sono quelle create dall’immaginazione degli artisti: ambienti onirici che raccontano di altrove. Tra tutte, per la loro capacità di stupire, meritano una menzione speciale quelle create da Jacek Yerka.
Le librerie oniriche di Jacek Yerka
I libri riempiono altissimi scaffali che si fanno di volta in volta muri di edifici, a delimitare strade e vicoli di città tutte da scoprire. Diventano dighe imponenti che arginano corsi d’acqua e offrono riparo al lettore o sono pareti nascoste negli abissi marini. O, ancora, incredibili torri che farebbero la gioia di ogni lettore compulsivo.
In ogni caso rappresentano la metafora del libro quale mattone per la costruzione della società futura o baluardo dalle paure.
In molte creazioni del pittore, ingrandendo l’immagine, è possibile riconoscere titoli e autori di decine di volumi, in un incredibile sforzo di creatività.
Jacek Yerka: mondi fantastici e surrealismo
Per Jacek Yerka, originario della Polonia dove vive e lavora, non è un caso. L’artista crea mondi alternativi, vie d’uscita dalla realtà che comprendono case sugli alberi, città dalle architetture complesse, mezzi di trasporto originali.
Il tutto saldamente ancorato a una grande padronanza della tecnica pittorica unita alla cura estrema del dettaglio che trae ispirazione dai grandi maestri. Vedi i suoi quadri e pensi a Pieter Bruegel, Hugo van der Goes e Jan van Eyck. Ma anche alle composizioni surreali di Hieronymus Bosch e Salvador Dalì. Il tutto abbracciato da un’immaginazione incontenibile che genera paesaggi onirici e composizioni uniche, come unico è lo stile del loro autore che lavora per lo più con colori acrilici su tela. E le celebri biblioteche non sono da meno.
La storia di Jacek Yerka, l’artista
All’origine dei dipinti c’è un artista consapevole e risolto. Un uomo che è stato un bambino iperattivo, intento a disegnare durante le lezioni a scuola, grazie ad una speciale concessione da parte dei suoi insegnanti.
Ero solito sedermi con una matita e immergermi nella mia personale, differente realtà.
Nella sua infanzia ci sono i genitori, entrambi artisti, profumo di pitture, inchiostro, carta, gomme e pennelli. E con il passare degli anni, ai tempi dell’Accademia, il tentativo fallito degli insegnanti di ricondurre la sua creatività su binari più regolari. Vogliono da lui meno dettagli, meno realismo, in linea con l’evoluzione dell’arte contemporanea. Devono presto rinunciare, di fronte a un talento innegabile che non sopporta restrizioni. Così la vita di Yerka si sdoppia:
Durante il giorno il lavoro dello studente comune, testi, progetti, letture, e di sera un paio d’ore dedicate a lavorare a dipinti da mostrare solo a familiari e parenti.
Sono quei lavori l’espressione più vera del suo sentire, l’espressione di un bambino ancora alla ricerca di un’evasione dal mondo reale. E l’ispirazione è la stessa degli anni dell’infanzia, vissuta nella campagna polacca e nella casa della nonna paterna.
I racconti di Harlan Ellison ispirati da Jacek Yerka
Una curiosità: Yerka ha ispirato lo scrittore fantasy Harlan Ellison che osservando le sue creazioni ha scritto 30 racconti brevi. Uniti ai 34 dipinti originari costituiscono il libro intitolato Mind Fields pubblicato da Morpheus International (1994).
Mind Fields
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le biblioteche fantastiche del pittore Jacek Yerka
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