Le sorelle Brelan di Francois Vallejo

Una triade femminile creata dalla stesura letteraria di un uomo. Ecco che nulla appare scontato, l’angolazione da cui tutto viene ripreso risulta originale nella rapidità dei tratti con cui appaiono queste figure nel corso della narrazione.

Le protagoniste

Sono tre sorelle, una grande forza quando agiscono insieme verso un fine comune, ma quando si trovano a percorrere sentieri diversi le loro fragilità emergono, gli errori divengono inevitabili. Sono tre sorelle che pensano quasi in simultanea, che si capiscono con uno sguardo, capaci di qualunque sfida, ma solo quando sono in tre.
Marthe, Sabine e Judith Brélan rimaste orfane s’ingegnano caparbiamente a cavarsela da sole sullo sfondo di un dopoguerra e sulla via dell’emancipazione femminile. Le loro vicende personali aprono sipari più vasti sugli aspetti sociali del tempo e l’autore usa una tecnica narrativa particolare per dare maggiore movimento allo sviluppo dei fatti. Non ci sono interruzioni tra descrizioni, narrazioni, dialoghi, considerazioni. E’ un tutt’uno che si muove, una massa fluida nella quale il lettore si ritrova a volte quasi senza respiro, eppure con ogni concetto chiaro, anche nel discorso diretto dei vari personaggi, che scompare e poi riappare tra le frasi, quasi a caso.

Le sorelle dagli occhi grigi, dello stesso identico tono di grigio, apparentemente identiche, invece rappresentano le variabili caratteriali del mondo femminile, un’uguaglianza fisica a netto contrasto con la disuguaglianza del modo di essere: Marthe con il suo atteggiamento materno, Sabine proiettata verso il successo imprenditoriale, Judith fin troppo perspicace e idealista, ma infine dannatamente sbandata. Potrebbero immaginarsi fuse in un’unica donna con tutte le sue contraddizioni. Sono tre aspetti femminili tratteggiati in divenire dall’adolescenza fino ad un’età piuttosto matura in un diramarsi di situazioni che alla fine le riporta comunque a ricongiungersi. Nessuna disapprova mai le altre anche quando il loro modo di essere è in antitesi con il proprio, anzi c’è una grande tolleranza alimentata dall’affetto, ma ancor più dalla consapevolezza del diverso in termini di carattere e occasioni di vita.

Pubblicato nel 2012 da Del Vecchio Editore, “Le sorelle Brélan” di François Vallejo è un libro che si legge con piacere e che lascia anche molto spazio all’immaginazione e alla deduzione, in quanto l’autore, piuttosto parco nel caratterizzare i vari personaggi, li lascia scoprire pian piano nello scorrere dei fatti.