Se vi siete innamorati dei versi di Giacomo Leopardi già sui banchi di scuola, iniziate pure il conto alla rovescia in quanto l’attesissima miniserie/evento di Sergio Rubini dedicata al grande poeta recanatese approda finalmente in tv.
Sono occorsi anni di ricerca certosina e di faticoso lavoro per raggiungere il non facile obiettivo di presentare al grande pubblico un Leopardi inedito ed originale, sebbene storicamente coerente, rispetto al giovane uomo perennemente ombroso e pessimista che, erroneamente, la maggior parte di noi ritiene sia stato.
E invece no, perché l’artista marchigiano era capace di slanci ed entusiasmi che non ci aspetteremmo, ma solo perché, tutto sommato, non lo conosciamo a fondo oppure conosciamo solamente una parte della sua eccezionale e complessa personalità.
Leopardi. Il poeta dell’infinito si propone proprio di colmare tale lacuna, rivelando il coraggio, la libertà e la vena rivoluzionaria di questo ineguagliabile gigante della nostra letteratura.
“Leopardi. Il poeta dell’infinito”: cast e trailer
Il cast di Leopardi. Il poeta dell’infinito annovera nomi e volti molto noti dello showbiz italiano.
Nel ruolo del poeta troviamo Leonardo Maltese, mentre in quelli dei genitori, il Conte Monaldo e Adelaide Antici, rispettivamente ci sono Alessio Boni e Valentina Cervi.
L’ex Miss Italia Giusy Buscemi è Fanny Targioni Tozzetti, amore sofferto e irraggiungibile di Leopardi, Cristiano Caccamo è l’amico Antonio Ranieri e Alessandro Preziosi il saggio Don Carmine.
Ecco il trailer di “Leopardi. Il poeta dell’infinito”:
“Leopardi. Il poeta dell’infinito”: dove vederlo e quando va in onda
La messa in onda della miniserie, inizialmente prevista su Rai Uno in due prime serate lunedì 16 e martedì 17 Dicembre, è stata posticipata al 7 e 8 gennaio 2025.
“Leopardi. Il poeta dell’infinito” rappresenta al tempo stesso un esperimento e una scommessa, in quanto si tratta di un prodotto altamente culturale proposto attraverso un mezzo popolare come è, per l’appunto, il piccolo schermo.
Se esso sia adatto o meno a veicolare argomenti e messaggi di tale portata lo vedremo, sta di fatto che il progetto stesso, che intende rendere un po’ meno inavvicinabile a alla portata di tutti un colosso della letteratura e dell’arte come Leopardi, è già di per sé una vittoria.
Giacomo Leopardi secondo Sergio Rubini: il pensiero, il genio e il rivoluzionario al di là della fragilità fisica
Da circa duecento anni, un po’ tutti, perseveriamo nel grossolano errore di attribuire un peso eccessivo ai malanni che afflissero Leopardi in vita.
Intendiamoci, essi furono evidenti e in qualche maniera, come è inevitabile, condizionanti, ma si arreca un grave torto all’artista se lo si considera quasi un tutt’uno inscindibile con essi.
Ciò perché mai e poi mai le fragilità fisiche ne intaccarono la mente fervida e straordinariamente vivace, men che meno la genialità innata, e seppure contribuirono in qualche misura ad incupirne il carattere, nulla o quasi incisero sulla sua visione del mondo e dell’esistenza.
Come ebbe felicemente a dire Natalino Sapegno, quella di Leopardi è innanzitutto la "storia di un’anima" e non di un corpo malaticcio.
Lo sa bene Sergio Rubini, che per il suo esordio alla regia non poteva scegliere soggetto più complesso in effetti, seppur bellissimo.
Alla Mostra del Cinema di Venezia, dove Leopardi. Il poeta dell’infinito è stata presentata in anteprima, intervistato in merito Rubini ha detto, fra l’altro, che
"Abbiamo scelto di non rappresentarlo con la gobba, perché più che il suo aspetto fisico, ci interessa esplorare la ricchezza del suo pensiero".
Una scelta che, stando alle dichiarazioni, dovrebbe essere antitetica a quella decisamente più convenzionale di Mario Martone, che nel suo bel film Il giovane favoloso ha optato per una narrazione del personaggio fortemente incentrata sull’aspetto esteriore.
Aspettiamoci, dunque, un Leopardi estremamente interiorizzato, bambino giocoso che adora i fratelli, moderno teenager in conflitto con i genitori, giovane pervaso da nobili ideali politici, uomo impavido per nulla incline ai compromessi e innamorato inebriato dalla passione e non la figura triste e spenta che troppo spesso, sbagliando, ci hanno mostrato.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Leopardi. Il poeta dell’infinito”, la miniserie in prima visione tv: trailer, dove e quando vederla
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