Germania - La criminalità giovanile nei territori tedeschi sembra essere in continuo aumento. Non si tratta di criminali pericolosi bensì di bambini e ragazzi sbandati che si ritrovano a rubare o spacciare droga. Spesso non commettono neanche reati tali da rendere necessario chiuderli in un riformatorio.
Le pene - Sino ad oggi le sole pene che venivano inflitte a questi giovani erano quelle relative ai servizi sociali. Un numero di ore variabile a seconda della gravità del reato commesso da passare pulendo le strade, lavorando per il canile della città o in una casa di riposo per anziani. Queste pene però non hanno mai dato i risultati sperati. Dopo un primo periodo di tranquillità infatti questi giovani si ripresentano costantemente dinanzi al giudice per aver commesso lo stesso crimine o magari anche uno peggiore.
Christoph Mangelsdorf - Il signor Mangelsdorf è un giudice tedesco che opera nella città di Fuga. Ogni giorno è costretto a veder passare dinanzi a sè decine e decine di giovani con la fedina penale sporca da reati di questo tipo, giovani pronti a commettere quei reati più volte consecutivamente. Stanco di questa situazione il giudice ha deciso di creare una nuova pena: quella della lettura.
Letture forzate - Ad ogni giovane criminale viene assegnato un libro scelto in base al reato che ha commesso. Il giovane ha a disposizione sei settimane di tempo per leggere il libro e una scheda analitica di cinque pagine che deve essere compilata a lettura finita.
I risultati - Certo può sembrare strano parlare di letture forzate ma sembra che effettivamente questa pena funzioni. Nessuno dei giovani a cui è stata affibbiata questa pena si è sottratto alla lettura e anzi tutti sembrano aver portato a termine con entusiasmo il loro compito. Un giovane ha anche affermato di voler provare a scrivere un libro lui stesso. Adesso non ci resta che attendere di scoprire se queste letture sono davvero in grado di fermare la loro voglia di commettere crimini.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Letture forzate al posto dei servizi sociali
Non posso negare un po’ di scetticismo di fronte a questa iniziativa... Ogni volta che sento parlare di "letture forzate" mi preoccupo. La lettura non è mai una punizione. Se verrà vista come un modo per riflettere sui crimini commessi, come "specchio" attraverso il quale vedere la propria coscienza, allora sì che saprà produrre buoni frutti. Altrimenti finiremo col trovarci invasi da giovani delinquenti che incendieranno le librerie...