110 anni fa moriva Lev Nikolàevič Tolstòj (9 settembre 1828 - 20 novembre 1910). In occasione dell’anniversario della sua morte, abbiamo raccolto alcune curiosità, speriamo inedite, sullo scrittore russo. Sapete per quale motivo l’autore di Guerra e pace e Anna Karenina aveva litigato terribilmente con Turgenev? O qual era il suo rapporto con Gandhi?
Scopriamolo insieme!
Lev Tolstòj: alcune curiosità su di lui
- Turgenev promise di "spaccargli la faccia"
Se era tipico dell’ambiente letterario russo che ogni emergente di talento avesse un mentore, Tolstòj rifiutò di inserirsi in questo meccanismo. Quando Turgenev, all’epoca principale scrittore russo, si offrì di patrocinarlo, Tolstòj non solo non accettò i suoi consigli, ma lo criticò aspramente. Turgenev promise così "di spaccare la faccia a Tolstòj", mentre Tolstòj disse che Turgenev era un "mascalzone che deve essere preso a botte". Riuscirono a riconciliarsi solo vent’anni dopo.
- I suoi valori ispirarono... Gandhi!
Può sembrare contraddittorio rispetto a quanto appena scritto, ma Tolstòj era un convinto pacifista e professava la non violenza (arrivò persino a chiedere la grazia per i due assassini dello zar Alessandro II). Sulle sue opere si formò un Gandhi giovane e ancora sconosciuto, che definì Tolstòj "una delle sue guide" e "il più grande apostolo della non violenza che l’epoca attuale abbia mai prodotto". A un anno dalla morte dello scrittore russo, i due iniziarono anche una corrispondenza.
- I diari scandalosi di un conte innamorato di una contadina
Prima di sposarsi, Tolstòj consegnò alla sua promessa sposa Sofija i suoi diari. La ragazza rimase scioccata non solo dalle relazioni amorose dettagliatissime, ma anche dalla lunga relazione avuta con una contadina, Aksinja, che dal conte aveva persino avuto un figlio.
- Anna Karenina fu stroncato
Anna Karenina uscì a puntate dal 1875 al 1877 sul periodico "Russkij vestnik" ("Il messaggero russo"), ma la sua pubblicazione si interruppe prima della fine: per le posizioni antinazionaliste del suo autore, dell’ottava parte del romanzo fu pubblicato solo un riassunto di poche righe. Tolstòj fu costretto a pubblicare separatamente a proprie spese la parte per esteso, ma il romanzo fu ugualmente stroncato dalla critica, che lo definì "un frivolo racconto delle vicende dell’alta società moscovita". Il giudizio impietoso fu presto ribaltato: per Dostoevskij Anna Karenina "in quanto opera d’arte è la perfezione", per Nabokov "il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo".
- La sua visione religiosa non andava troppo d’accordo con quella di Dostoevskij...
Durante un incontro, Dostoevskij chiese alla cugina di Tolstoj di spiegare meglio le idee religiose di quest’ultimo, a cui era particolarmente interessato. La visione religiosa tolstoiana era talmente particolare che Dostoevskij rimase scioccato: leggenda vuole che si strinse la testa mormorando "Questo no!".
- ... né con quella del Santo Sinodo, che lo scomunicò
Nel 1901 il Santo Sinodo scomunicò lo scrittore per le sue idee anarchico-cristiane e anarchico-pacifiste. La scomunica arrivò dopo anni di critiche: il procuratore del Sinodo aveva già da tempo chiesto di rinchiudere a forza Tolstòj in un monastero.
- Prima di morire scappò di casa
Nell’ottobre 1910 Toltòj, spinto anche dal crescendo di liti con la moglie e i figli, decise di compiere finalmente il "salto" che lo avrebbe portato a lasciare tutto per Cristo. Lo scrittore fuggì in piena notte accompagnato solo dal suo medico, amico fidato, e si diresse verso la Crimea su treni di terza classe. A causa del freddo, però, lo scrittore si ammalò gravemente di polmonite, cui nel giro di un mese seguì la morte. Le sue ultime parole furono: "Svignarsela! Bisogna svignarsela!" e "La verità... io amo tanto... come loro".
- Preferiva essere considerato un pedagogo
In seguito all’abolizione della schiavitù della gleba (1861), fondò una scuola per i figli, maschi e femmine, dei contadini — la prima di tante scuole fondate dallo scrittore. Dopo aver a lungo studiato la pedagogia europea, Tolstòj creò il suo metodo: leggeva molto ai bambini, li educava alla creatività e all’immaginazione, raccontava loro i fenomeni che riteneva più importanti di storia russa e storia naturale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lev Tolstòj: le curiosità che (forse) non sai su di lui
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