Impossibile far passare il Natale senza (ri)leggere le poesie/filastrocche a tema di Gianni Rodari.
Il giornalista, scrittore e poeta piemontese, i cui libri hanno allegramente accompagnato la crescita umana e culturale di diverse generazioni di italiani, ha dedicato alla festa più attesa dell’anno alcune delle sue opere più belle e conosciute.
Una di esse è “Lo zampognaro”, che celebra la ricorrenza anche attraverso l’arte antica e ormai perduta di suonare la zampogna, un arcaico strumento musicale a fiato un tempo assai diffuso nell’Italia centromeridionale.
Al di là della leggerezza dei versi, come è nello stile di Rodari, la filastrocca ci consegna un messaggio di profonda umanità e di grande speranza: ecco qual è e perché tutti dovremmo farne tesoro non solo a Natale.
“Lo zampognaro” di Gianni Rodari: testo della filastrocca
Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
«Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento».
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
«Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso».
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
«Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino».
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
“Lo zampognaro” di Gianni Rodari: analisi e significato
Se restiamo uniti le cose belle possono avverarsi: è possibile così riassumere il meraviglioso messaggio di speranza e il profondo significato de Lo zampognaro di Gianni Rodari.
Nel difficile momento storico che stiamo attraversando, che vede i più piccoli soccombere incolpevoli a guerre sanguinose e pagare sulla propria pelle innocente scelte politiche discutibili, Lo zampognaro di Gianni Rodari sembra essere stato scritto apposta per accendere un lume di speranza in ciascuno di noi.
E soprattutto in questo Natale, data la tormentata situazione internazionale, sentiamo di averne più bisogno che mai.
I protagonisti della poesia, uno zampognaro, un passero e il pastore di un presepe, sono chiamati ad esprimere il loro personale desiderio natalizio.
Il primo vorrebbe che un albero fiorito di stelle d’oro e d’argento crescesse in ogni casa in modo da sconfiggere la povertà per sempre; il secondo si augura che i bimbi trovino più regali di quelli che hanno chiesto; il terzo infine, auspica che tutti i bambini del mondo, "il bianco, il moro, il giallino", sorridano, senza distinzione di razza e provenienza geografica.
In fondo chi di noi, a Natale, non ha mai pronunciato le medesime volontà?
Se questo si avverasse, il nostro pianeta sarebbe un posto migliore.
Solo un miraggio, il sogno utopistico di menti e cuori troppo carichi di fiducia?
Forse, ma non per questo dobbiamo arrenderci e abbandonare l’idea che tutto ciò, in un giorno magari ancora lontano, possa realizzarsi.
Rodari ci dà la sua ricetta: "Tutte queste belle cose accadranno facilmente; se ci diamo la mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno" dice.
Dunque è la solidarietà l’arma vincente a nostra disposizione e se ai più piccoli, i lettori prediletti dello scrittore, se ne insegna l’immenso ed insostituibile valore, possiamo davvero permetterci il lusso di pensare di poter cambiare in meglio lo stato delle cose.
Se si rimane uniti e si crede fortemente nei principi che contano, afferma Rodari, può essere Natale tutto l’anno. È questa la morale de Lo zampognaro: il Natale può diventare eterno, se soltanto lo vogliamo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Lo zampognaro” di Gianni Rodari: il messaggio di speranza della poesia - filastrocca di Natale
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