Nella bellissima cornice di Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori, domenica 23 settembre è stato presentato, in piazza San Marco, il bestseller “La luce sugli oceani” di M.L. Stedman (Garzanti 2012), con un’intervista di Stas’ Gawronski alla scrittrice.
Il primo romanzo dell’autrice australiana ha già raggiunto un successo planetario ed è tradotto in moltissime lingue.
Con grande chiarezza, una forte simpatia ed un pizzico di ironia, la scrittrice ha messo in risalto i temi fondamentali del romanzo ambientato appena dopo la prima guerra mondiale.
Trama del romanzo "La luce sugli oceani"
Una vicenda molto toccante e profonda che ha come protagonisti Tom, reduce dal fronte europeo della guerra di trincea ed Isabel, sua moglie. Tom non è stato ferito nel corpo ma porta abbondantemente i segni e le ferite dell’anima derivanti dalla carneficina delle battaglie della Marna e di Gallipoli. Tornato in Australia ha voluto isolarsi e si è rifugiato sull’isola con sua moglie diventando il guardiano del faro. E’ fuggito dalle grandi masse, dalla confusione, ritirandosi in sé stesso attorniato da una natura grandiosa ed onnipresente.
Anche Isabel ama quella scogliera, quel punto dove l’oceano indiano si congiunge con quello australe ed adora quel faro solitario. Si è abituata ai lunghi silenzi dell’isola deserta, alle albe radiose, al volo dei gabbiani, al rumore del mare. Su quell’isola remota ed aspra i due hanno ritrovato sé stessi e la serenità. Quella vita tranquilla e abitudinaria viene però sconvolta una mattina dal vagito di un neonato. Un naufragio, una barca sugli scogli in cui Isabel trova una bambina che piange ed il cadavere di un uomo. La gioia e la felicità della donna sono all’apice: finalmente potrà essere madre, godere di quella maternità tanto anelata quanto mai trovata. Tom ed Isabel si appropriano di quella creatura donandole tanto amore ed attenzione, ma forse hanno oltrepassato il confine tra il bene ed il male, hanno preso qualcosa che la natura non ha donato loro, forse l’egoismo ha superato l’amore. Il vero tema del romanzo è questo: il confine impercettibile tra il bene ed il male. Salvare la bambina è stato certamente un nobile atto ma non denunciare il naufragio va tutto a scapito delle sofferenze della vera madre, una mamma che, in qualche punto della terraferma, sta cercando con ogni forza sua figlia. Con tenacia non abbandonerà la speranza, la sua unica ragione di vita.
Potremmo riflettere su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e sul fatto che spesso sembrano la stessa cosa. Amore e colpa si incontrano e non si lasciano mai più. Bisogna seguire il cuore o la ragione? Cosa avremmo fatto noi al loro posto? Ogni lettore troverà la sua risposta ed avrà modo di godere di queste riflessioni grandiose che partendo da Janus Rock, l’isola sperduta, possono benissimo estendersi in tutto l’emisfero e che, partendo da due ragazzi del 1926, possono benissimo estendersi agli uomini ed alle donne di ogni tempo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: M. L. Stedman a Pordenonelegge: presentazione del romanzo “La luce sugli oceani”
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