Oltre a Claudio Magris e "L’infinito viaggiare" (Mondadori) per l’analisi del testo, un’altra traccia del tema della prima prova della Maturità 2013 ha riguardato "L’individuo e la società di massa". In quest’ultimo tema, tra le citazioni, figuravano:
- gli "Scritti corsari" (Garzanti) di Pier Paolo Pasolini,
- "Destini personali. L’era della colonizzazione delle coscienze" (Feltrinelli) di Remo Bodei,
- "Sulla spiaggia" di Eugenio Montale
- "Il frutto del fuoco" (Adelphi) di Elias Canetti.
Tale traccia è stata la seconda più scelta dagli studenti e in molti si sono chiesti, non solo tra gli studenti: chi è Elias Canetti?
Il frutto del fuoco: testimonianza e iniziazione
Dal 1921 al 1931, Elias Canetti racconta una vita (la sua), sullo sfondo di una Mitteleuropa in declino, sprofondata in una crisi che genera disordine, "come tante esplosioni quotidiane". Sembra quasi di ripercorrere i tempi nostri a un secolo di distanza, con le dovute differenze temporali, ma i tumulti di una stagione vissuta con fervente passione e lucida testimonianza rivive nella nostra attualità. E così da una parte c’è l’individuo, il narratore, il testimone, dall’altra un mondo in frantumi, migliaia di schegge difficile da intrappolare, mentre lungo le strade serpeggiano inflazione e impotenza.
La Storia diventa così un percorso di maturazione, un’esplorazione educativa, un’iniziazione volta alla scoperta della rivolta e della memoria. E in questo senso sono da intendersi i personaggi che popolano il libro di Elias Canetti. Tutti facenti parte di quel caos, di quel fuoco, di cui la testimonianza di Canetti è il frutto.
Il frutto del fuoco: l’individuo e la massa
"Il frutto del fuoco" è l’atto secondo dell’autobiografia di Canetti iniziata con "La lingua salvata" (Adelphi), che raccontava la cacciata dal paradiso di Zurigo. Ma è anche una pietra miliare della letteratura del Novecento, che peraltro ha contribuito alla decisione della giuria del Premio Nobel di assegnare allo scrittore l’ambito riconoscimento nel 1981.
In ogni romanzo di formazione l’individuo (il protagonista) è contrapposto alla massa. Ed è proprio da questa che inizia l’esplorazione del mondo e l’educazione di una vita.
Un libro fondamentale, da leggere e conservare.
Maturità 2013, prima prova: le altre tracce
Oltre a quelle sopraccitate, le altre tracce della prima prova della maturità 2013 sono state le seguenti:
- "Stato, mercato e democrazie", con testi di Zingales, Pirani e Krugman per il tema socioeconomico;
- "Gli omicidi politici", per il saggio breve;
- "La ricerca scommette sul cervello", per il tema tecnico;
- "La rete della vita", per il tema generale;
- "Brics e Paesi emergenti", per il tema storico.
Maturità 2013: le scelte degli studenti
Su un campione di 461 scuole è stato proprio il tema tecnico il più scelto dagli studenti, seguito subito dopo dal tema artistico-letterario. Dietro, il tema economico, l’analisi del testo, il tema politico, il tema generale e infine il tema economico.
A primeggiare nei licei e negli Istituti artistici, invece, proprio il tema artistico-letterario "L’individuo e la società di massa".
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Adesso capisco perché il post su questo libro nel mio blog era così visitato in questi ultimi due giorni!!! Ma mi meraviglia comunque che abbiano inserito Canetti in un tema d’esame: io l’ho conosciuto (ed è diventato il mio autore preferito) quando ero già all’università, e non certo perché mi è stato proposto da un professore, ma perché avevo trovato il libro in edicola...
ci sono davvero scuole superiori che sono riuscite ad affrontare la sua opera?
Noi in quinta superiore abbiamo studiato al massimo la prima guerra mondiale, e con la seconda ci siamo arrangiati con i riassunti. Altro che letteratura del Novecento.