La casa editrice Elliot nella sua Collana “Raggi” riedita Mogli e figlie. Una storia di tutti i giorni (2022, titolo originale Wives and Daughters. An Every-day Story, traduzione e cura di Massimo Ferraris, pp. 880, 22,00 euro) di Elizabeth Cleghorn Gaskell (Londra, 29 settembre 1810 – Alton, 12 novembre 1865), tradotto in varie lingue e ripreso in due adattamenti televisivi (1971 e 1999).
Chi era Elizabeth Gaskell
Ricordata per essere stata la prima persona a scrivere una biografia di Charlotte Brontë (1857), sua grande amica, considerata una delle maggiori scrittrici vittoriane, Elizabeth Gaskell era figlia del pastore unitariano William Stevenson e di Eliza Wedgwood. Rimasta orfana di madre ad appena un anno di vita, la piccola Elizabeth all’età di quattro anni fu adottata dalla famiglia di una zia materna, presso la quale trascorse buona parte della sua infanzia a Knutsford, paesino di campagna non lontano da Manchester.
La morte in mare nel 1822 dell’unico fratello, John, contribuì ad allentare ulteriormente il legame con il padre, già non particolarmente stretto a causa delle distanze e dei cattivi rapporti del padre con la zia. Non è quindi un caso che la complessità dei rapporti familiari sarà un tema spesso presente nella narrativa della Gaskell. La famiglia della zia, gli Holland, era anch’essa unitariana e borghese, legata per parentela o matrimoni ad altri personaggi eminenti e in essa Elizabeth assorbì un atteggiamento politicamente liberale e religiosamente tollerante. L’educazione impartitale presso gli Holland incoraggiò la futura scrittrice ad approfondire le sue conoscenze con vaste letture, e a formarsi un punto di vista e opinioni autonome. Nel 1832 Elizabeth sposò William Gaskell, uomo attivo e impegnato socialmente oltre che pastore unitariano della cappella di Cross Street, punto di ritrovo di un’attiva cerchia intellettuale anticonformista, che comprendeva pastori dissidenti, riformisti, progressisti, scienziati e poeti.
Il cambiamento dalla tranquilla Knutsford, poco più di un paese immerso nella quiete della campagna dell’Inghilterra settentrionale, a Manchester, centro dinamico in piena espansione, modellato senza sosta dall’industrializzazione pesante, fu notevole, ed ebbe ripercussioni tanto sulla salute della Gaskell quanto sul suo modo di osservare la realtà che la circondava, e le permise di prendere coscienza del passaggio da un’economia e da una società contadina a una industriale.
La morte in tenera età del figlio William, l’unico maschio, avvenuta nel 1844, fu per Elizabeth un colpo durissimo che riuscì a superare grazie all’appoggio del marito, il quale la esortò anche a dedicarsi a un’attività che richiedesse intensa e prolungata concentrazione, com’è la scrittura. Fu così che nacque Mary Barton, uscito anonimo nel 1848, il cui crudo affresco dell’ambiente operaio di Manchester suscitò non poco scandalo e il libro fu messo al bando da non poche biblioteche e librerie, ma tanto clamore portò opera e autrice all’attenzione del grande pubblico.
Di Elizabeth Gaskell citiamo La casa nella brughiera (1850), Cranford. Il paese delle nobili signore (1851/1853), Ruth (1853), Nord e sud (1855), Gli innamorati di Sylvia (1863), La cugina Phillis (1864).
Mogli e figlie di Elizabeth Gaskell
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Mogli e figlie è stato l’ultimo romanzo di Elizabeth Gaskell, scritto fino agli ultimi giorni della sua vita. L’autrice aveva completato tutti i capitoli tranne l’ultimo quando morì all’improvviso il 12 novembre 1865, circondata dall’affetto e dalla cura delle figlie, nella casa dell’Hampshire che aveva acquistato di recente con i proventi del suo lavoro letterario e che avrebbe dovuto essere una sorpresa per il marito, prossimo alla pensione.
Il romanzo, uno dei più belli della Gaskell, venne pubblicato prima a puntate sul Cornhill Magazine dal 1864 al 1866, e nel 1866 in volume. L’editore del Cornhill Magazine Frederick Greenwood scrisse il breve finale basandosi sulle informazioni che la Gaskell aveva dato alla famiglia prima di morire. L’autrice, intellettuale e progressista, in queste pagine racconta “una storia di tutti i giorni”, avente come sfondo l’eterogenea società di Hollingford, cittadina inventata, modellata sul ricordo dell’amata Knutsford. Protagonista del romanzo è la giovane Molly Gibson, la cui vita tranquilla e serena viene sconvolta dall’arrivo di una matrigna vanitosa e manipolatrice Mrs Clare Kirkpatrick, vedova quarantenne di un curato, madre di Cynthia, la quale stava completando gli studi in Francia, a Boulogne, una sorellastra tutta da scoprire.
“Oh! Sarà una bella giornata!”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Mogli e figlie” di Elizabeth Gaskell torna in libreria in una nuova traduzione
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