Philippe Daverio è morto la scorsa notte all’Istituto dei Tumori di Milano. Ad annunciarlo è stata la regista e direttrice del Teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah con un commosso post sul suo profilo Instagram:
"Amico mio ....il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina".
Lo storico dell’arte, docente e saggista, divulgatore, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano aveva 71 anni.
Philippe Daverio: la vita
Philippe Daverio era nato a Mulhouse, in Alsazia, il 17 ottobre 1949. Dopo aver studiato economia alla Bocconi di Milano (senza laurearsi pur avendo terminato gli esami), nel 1975 aveva aperto la galleria che portava il suo nome in via Monte Napoleone a Milano, dedicandosi principalmente alle avanguardie novecentesche. Nel corso degli anni successivi, apre una seconda galleria a Milano e una a New York.
Gallerista, direttore e assessore, è stato amato per la sua capacità di rendere l’arte tangibile e farne materia quotidiana per il pubblico italiano, sia su rivista (ha collaborato con Panorama, Il Sole 24 Ore, National Geographic, Touring Club...) sia, soprattutto, tramite la televisione. È stato inviato speciale della trasmissione Art’è su Rai 3 e successivamente autore e conduttore di Art.tù. Dal 2002 al 2012 sono andate in onda le puntate di Passepartout, ancora oggi amate e replicate, seguite poi da Il Capitale. Infine, nel 2011 ha condotto Emporio Daverio, volta a riscoprire il viaggio in Italia.
I libri di Philippe Daverio
Oltre a essere stato direttore del periodico "Art e Dossier" e aver collaborato come consulente per la casa editrice Skira, Daverio ha pubblicato numerosi saggi dedicati all’arte. Tra i titoli più famosi, editi per Rizzoli, ricordiamo:
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Muore a 71 anni Philippe Daverio: ricordiamo lo storico dell’arte e i suoi libri
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Sono addolorata per la scomparsa di Philippe Daverio; purtroppo non ho avuto l’occasione di conoscerlo personalmente, ma l’ho sempre seguito con ammirazione per la sua competenza e la simpatia con cui riusciva a divulgare l’arte, la storia e la cultura in generale. Dirigo un piccolo museo, e da tempo pensavo di chiamarlo per una conferenza... Lo consideravo un intellettuale di riferimento, mancherà a tutti noi.