Orgoglio e pregiudizio e zombie di Jane Austen e Seth Grahame-Smith

La trama di “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen è nota, grazie anche ai molteplici adattamenti cinematografici e televisivi che sono stati tratti dal romanzo.

Elisabeth Bennet, detta Lizzy, è la seconda di cinque figlie di una famiglia della media borghesia dell’Inghilterra del diciannovesimo secolo, ha una madre il cui unico scopo della vita è vedere le sue figli sposate; una sorella maggiore, Jane, che sembra destinata a un amore infelice per il signor Bingley, ricco possidente che prima ricambia i suoi sentimenti, poi si allontana senza una motivazione plausibile, forse costretto a reprimere i suoi sentimenti per una troppo marcata differenza di classe; un padre sarcastico e intelligente ma molto affezionato alle figlie e una cortese antipatia per il signor Darcy, giovanotto affascinante, ricco e altezzoso.
Elizabeth soffrirà le sue pene d’amore proprio per il signor Darcy, che per carattere e lignaggio, sembra il meno adatto a corrisponderla.

ra fraintendimenti, bugie, sotterfugi, proposte di matrimonio inaspettate e dichiarazioni d’amore, il romanzo di Grahame - Smith si dipana seguendo in modo quasi pedissequo la narrazione di Jane Austen, con una sola e nemmeno tanto piccola differenza rispetto all’originale: l’Inghilterra è invasa da orde di zombie divoratori di cervelli e le sorelle Bennet non sono della semplici signorine della buona società in attesa di marito, ma anche delle temibili guerriere addestrate allo sterminio dei morti viventi. Ragione per cui alla storia della Austen si aggiungono una serie di combattimenti mirabolanti e una buona dose di humor nero, che dà vita ad alcune scene spassose.
Come nel romanzo originale è la figura di Elizabeth a brillare, giovane ragazza abile con la lingua e con la spada, orgogliosa e combattiva, pronta a capitolare solo di fronte al grande amore.

Un romanzo spassoso che si legge con piacere e che unisce al divertimento il pregio di spingere a rileggere (o a leggere ex novo se non si è mai fatto) un classico della letteratura.