Oscar Wilde: le migliori frasi dello scrittore

Il 30 novembre del 1900 moriva Oscar Wilde, uno dei più importanti poeti e scrittori della letteratura dell’Ottocento.

Lo scrittore aveva una personalità molto eclettica e all’epoca fece molto discutere la sua omosessualità, che lo portò a scontare una pena di due anni di carcere.

La sua scrittura, molto raffinata e lineare, è caratterizzata da un utilizzo ampio di aforismi e per questo motivo è uno degli autori più citati della nostra epoca.

Riportiamo le sue migliori frasi, aforismi e citazioni per ricordare la sua scomparsa.

Oscar Wilde: le migliori frasi dello scrittore

• I libri che gli uomini chiamano immorali sono semplicemente libri che mostrano al mondo la sua vergogna.I libri che gli uomini chiamano immorali sono semplicemente libri che mostrano al mondo la sua vergogna.

• Nei tempi antichi i libri venivano scritti da uomini di lettere e letti dal pubblico. Al giorno d’oggi i libri sono scritti dal pubblico e letti da nessuno.

• Ho scritto quando non conoscevo la vita. Ora che so il senso della vita, non ho più niente da scrivere. La vita non può essere scritta: la vita può essere soltanto vissuta.

• La maggior parte delle persone sono altre persone. I loro pensieri sono opinioni di qualcun altro, la loro vita un’imitazione, le loro passioni una citazione.

• Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?

• Il sentimentale è uno che annette un valore assurdo a tutto e ignora il prezzo assegnato a qualsiasi singolo oggetto.

• Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo, la più difficile e la più intellettuale.

• L’anima nasce vecchia e diventa giovane: ecco la commedia della vita. Il corpo nasce giovane e diventa vecchio: ecco la tragedia della vita.

• Solo le buone domande meritano buone risposte.

• Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più.

• Quel che c’è di anormale nella vita è in normale rapporto con l’arte. È la sola cosa nella vita che sia in normale rapporto con l’arte.

• A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia.

• La Bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l’una sull’altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l’eternità.

• Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare di tutto.

• L’arte è un simbolo perché l’uomo è un simbolo.

• L’uomo può credere all’impossibile, non crederà mai all’improbabile.

• Non vi è nulla di più bello che dimenticare, se non forse l’essere dimenticato.

• Definizione di pompelmo: un limone cui si è presentata un’occasione e ha saputo approfittarne.

• Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l’ultimo rifugio di uno spirito complesso.

• Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più.

• Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi.

• Provo molto piacere ad ascoltarmi: è uno dei miei piaceri più intensi. Ho spesso lunghe conversazioni con me stesso, e sono talmente bravo che a volte non capisco nemmeno una parola di ciò che dico.

• È una fatica da cani l’oziare. Ma non protesto contro la fatica purché non miri a uno scopo preciso.

• Sii te stesso, tutto il resto è già stato preso.

• Solo nel fango ci incontravamo ma soprattutto mi rimprovero per la completa depravazione etica a cui ti permisi di trascinarmi.

• Non credo nei miracoli. Ne ho visti troppi.

• La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.

• Ricorda che esiste un’enorme differenza tra chi appare stolto agli occhi degli dei e chi lo appare agli occhi del mondo.

• Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che c’è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante. Stare all’erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.