Che cosa significa il modo di dire passare il Rubicone? Abbiamo sicuramente sentito o letto questa espressione almeno una volta nella vita, perché si tratta di un modo di dire di uso davvero molto comune. Ma sappiamo cosa significa e quali sono le origini di questa frase? Qual è il contesto storico in cui è nata e perché la usiamo ancora oggi? Scopriamolo insieme.
Sul Vocabolario Treccani leggiamo che l’espressione passare il Rubicone "nell’uso com., ha acquisito il sign. fig. di prender partito, fare un gesto decisivo che impegna a una determinata linea di condotta, come fece Cesare passando il Rubicone contro il volere del senato romano."
Passare il Rubicone perciò significa, in altre parole, prendere una decisione importante. Arrivare a un punto di non ritorno, fare una scelta irrevocabile, definitiva.
Come abbiamo visto, questo modo di dire ha origini molto antiche e risale addirittura ai tempi di Giulio Cesare.
Che cos’è dunque il Rubicone? Si tratta di un fiume dell’Italia settentrionale (piuttosto piccolo a dire il vero, della lunghezza di circa 35 km) e che sfocia nel mar Adriatico. Perché questo fiume è collegato al militare, politico, console, dittatore, pontefice massimo, oratore e scrittore romano forse più conosciuto al mondo, Giulio Cesare? Scopriamo insieme storia e origini dell’espressione passare il Rubicone.
Passare il Rubicone: storia, significato e origini
Abbiamo già detto che l’espressione passare il Rubicone significa prendere una decisione irrevocabile, giungere a un punto di non ritorno, fare una scelta da cui non si può tornare indietro. Ebbene questa frase viene da un evento storico accaduto nel 49 a.C. e che vede protagonista proprio Giulio Cesare. Quest’ ultimo infatti, al comando delle sue truppe rientrando da una delle sue campagne in Gallia, giunse al confine tra la Gallia cisalpina e l’Italia propriamente detta, che combaciava con le rive del fiume Rubicone, fra Cesena e Rimini.
Nessun magistrato investito di cariche militari poteva varcare in armi il confine del territorio romano senza l’autorizzazione del Senato. Ma Cesare non attese l’autorizzazione, che tardava ad arrivare, e decise di attraversare il fiume agendo di propria volontà e infrangendo perciò la legge. Il Senato aveva ordinato di sciogliere l’esercito e di rinunciare ai poteri acquisiti in Gallia, perché temeva il condottiero romano. In questa occasione Giulio Cesare agì insubordinatamente e pronunciò una frase che ancora oggi è famosissima e tuttora usata sia nella sua versione latina che nella sua traduzione italiana. Ci riferiamo all’espressione “Alea iacta est”, cioè il dado è tratto. Cesare marcerà dunque armato su Roma, dando inizio alla guerra e diventando di lì a poco dittatore di Roma.
Conoscevate il significato, la storia e le origini di questo modo di dire? È un’espressione che usate? Vi aspettiamo come sempre nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Passare il Rubicone: significato e origine del modo di dire
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