Passi di morte di Maria Masella

Maria Masella torna con la sua creatura di carta, il commissario Antonio Mariani, nel libro intitolato Passi di morte, edito da Fratelli Frilli editori nel 2024. Un giallo classico, avvincente e intrigante, come tutti quelli che portano la firma della prolifica autrice della prestigiosa squadra targata Fratelli Frilli editori.

Il commissario Antonio Mariani, in questo ultimo libro, è particolarmente agitato e preda della rabbia, in quanto la situazione familiare lo costringe a non comprendere le gesta e il comportamento di sua moglie Francesca. La sente fredda e molto distante e non riesce a comprendere il perché. Questo nervosismo si riversa ovviamente sulle indagini che deve portare avanti.
Incominciamo con la prima: una sera la sua collega Nicoli le telefona per chiedergli un appuntamento; deve fargli delle comunicazioni per un caso privato. C’è un suicidio che non concede tregua al marito della commissaria Nicoli, di un certo Biagio Ferrero, che si era “tuffato” in una voragine. Archiviato in fretta dalla collega di Mariani, l’ispettore Lorenza Petri, come suicidio, per il marito della sua collega non lo è affatto. Chi era Biagio Ferrero? E perché avrebbe dovuto togliersi la vita?
Non ha tempo di pensarci un attimo e di raccogliere informazioni su quest’ultimo che un altro morto si affaccia all’orizzonte. Un uomo è stato ucciso nella zona di Campomorone:

Un morto è stato trovato sotto un’arcata e nascosto tra gli spinosi cespugli dell’argine di un rivo trasformato in discarica abusiva. Deceduto da alcuni giorni.

Il morto si chiama Alvari Claudio, di anni trentacinque, celibe. Era omosessuale, ma questo è forse un motivo per trovare la morte in così giovane età? E poi perché?
A queste morti all’apparenza assurde se ne aggiungono altre, e Mariani è sempre più preda della confusione più totale. Riuscirà a ritrovare il fiuto del segugio perfetto e risolvere questa catena orribile?

Un giallo classico, dove l’investigazione è condotta da una figura professionale legata alle forze dell’ordine, il commissario Antonio Mariani. Un uomo forse un po’ preda della malinconia, ligio al dovere, perspicace quanto basta e intuitivo ancora di più, con una sensibilità rara ed importante. La trama è ben congegnata, i personaggi abilmente delineati e l’ambientazione ligure è descritta con dovizia di particolari. Lo stile è fluido e preciso, e la lettura è consigliata agli amanti delle avventure del commissario Mariani e del genere giallo in generale. Ne scaturisce una lettura di genere particolarmente invitante e avvincente, dove gli indizi sono abilmente disseminati lungo tutta la narrazione, e il lettore si incuriosisce sempre di più fino all’epilogo finale, per nulla pensabile in precedenza. Una bella lettura che si divora con ansia.