Isabella Pedicini parla di “Ricette umorali” al Salone del Libro con Giulia Ciarapica

“Lo scoop, infatti, è che spesso non basta essere un coltello per tagliare. Sembrerebbe un’immaginifica considerazione sulla vita o un proverbio giapponese, ma purtroppo è una banalità: in questo momento ho dieci coltelli di cui solo due riescono a trapassare la buccia di un’arancia e il collo di una melanzana”.

Non si tratta di un ricettario classico, né di un libro di cucina della migliore tradizione italiana, ma è un esilarante compendio grastrofilosofico dal titolo “Ricette umorali. In principio era la pasta al tonno...” (Fazi Editore, 2012), a cui è seguito un “Ricette umorali - il bis. Palati in fuga, apericene e altre catastrofi” (Fazi Editore, 2015) di pari successo.

L’autrice è Isabella Pedicini, storica dell’arte e scrittrice, residente a Roma, autrice di diversi saggi sulla storia della fotografia e dell’arte contemporanea. Nelle Ricette umorali la Pedicini veste i panni di una spaesata studentessa fuorisede - quale effettivamente è stata - e ci regala un gioiellino letterario fatto di ricette gustosissime a cui si mescolano considerazioni pseudo filosofiche sulla vita, sulle relazioni umane e sull’amore.

Giulia Ciarapica, collaboratrice di Sololibri da settembre 2014, interverrà con l’autrice Isabella Pedicini per parlare delle Ricette umorali in un incontro del Salone Internazionale del Libro di Torino: l’appuntamento è per venerdì 13, ore 18, Stand della Regione Lazio, Padiglione 3, R 125-P126. L’evento è organizzato dalla casa editrice Fazi.

Giulia Ciarapica ha intervistato Isabella Pedicini sul suo blog. Qui un estratto dell’intervista:

Tra le tante ricette proposte a quale sei più legata? Ce n’è una che ti ha ispirato un momento di riflessione diverso, più profondo?
Le riflessioni legate alla cucina sono di varia natura, ma tutte risultano legate a un diverso stato d’animo sicché, nei due libri, la gamma degli umori è indagata completamente​. Molto spesso gioco con le parole, guardo alla gastronomia in maniera sarcastica, scherzo, scardino dall’interno i ricettari tradizionali, ma l’ironia presenta sempre un retrogusto amaro…Altre volte mi arrabbio, mi deprimo, mi faccio prendere dalla malinconia. L’umore è altalenante e quindi fedele al titolo.
Sicuramente, tra le mie ricette preferite, compare quella dell’Aulin anche perché è la prova schiacciante che i miei non sono libri di cucina in senso stretto.