Per una bambola di Sharon Sala

Una bambola è solo un oggetto? Non per la protagonista di questo libro, Per una bambola di Sharon Sala, edito da Harlequin Mondadori nel 2002.

Tory e la sua vita. Un lavoro che la stimola e che la vede leader indiscussa.
Come ha fatto a farsi strada, dite?
Presto detto: un’infanzia infelice, giorni tristi in cui nessuno la voleva. Vivere senza nessuno che ci vuole bene è una sensazione che non è da augurare al peggior nemico.
E lei che che si richiudeva in sé stessa, giorno dopo giorno, prima di trovare la forza di reagire. La sua unica amica? Una bambola di pezza che trattava come sorella, come madre, come figlia, come l’unica anima che la capisse davvero.
Poi gli anni, per fortuna o purtroppo, sono passati.
Eppure nulla è cambiato. Successo a parte, le soddisfazioni materiali non l’hanno cambiata e Tory è la stessa bambina che chiedeva del bene oggi, una bambina che è racchiusa nel corpo di una donna che cerca amore. E il risultato, purtroppo, sembra il medesimo.
Un uomo al suo fianco ci sarebbe, eppure Tory non riesce a lasciarsi andare del tutto.
Colpa della diffidenza, certo. Ma soprattutto di un passato che è sempre pronto a tornare. E nel momento meno opportuno.
Solo che nessuno è capace di prevedere quando si farà vedere e, soprattutto, quanti danni farà…

Sharon Sala ci narra una storia intensa e drammatica e lo fa con una penna sincera, un inchiostro denso che penetrerà sottopelle e ci sconvolgerà i sensi.
Certo, farà un po’ male ma servirà anche a risvegliarci da un torpore che magari risiedeva dentro noi da tanto, troppo tempo.
Personaggi sapientemente definiti che reciteranno per noi lo spettacolo delle loro vite.
E noi lì, spettatori inermi che si augureranno che il lieto fine giunga al più presto.
O che, perlomeno, si faccia vedere.
Una vicenda dedicata a chi ama i libri duri e puri, a chi cerca qualcosa al quale aggrapparsi e che sarà difficile da lasciar andare. Poche ore che potrebbero mutare le nostre prospettive. Basterebbe questo a farci venir voglia di leggere queste pagine.
Se poi consideriamo che sono anche scritte bene…