Bussetti torna a parlare nel corso dell’interrogazione parlamentare avuta presso la VII Commissione cultura e risponde ad alcune domande sul futuro della scuola. Punto nevralgico dell’interrogazione è stato il futuro dei docenti e le modalità con cui verranno inseriti in graduatoria o come si muoverà il Ministro per quel che riguarda i concorsi.
Rimane infatti un problema di non poco conto, difficile da risolvere anche, la questione del futuro reclutamento.
Bussetti ancora una volta spiega le idee sull’argomento, ribadendo la volontà di creare concorsi regionali e di scardinare il vecchio sistema. Si tenta di trovare una soluzione anche per quanto riguarda la spinosa questione delle maestre e dei maestri della scuola dell’infanzia, che attualmente non sono felici delle ultime decisioni.
Di seguito vediamo più nel dettaglio gli argomenti di discussione dell’interrogazione e cosa si sta pensando per i nuovi docenti.
Dai percorsi abilitanti al vincolo pluriennale: le proposte del Ministro
Bussetti ha risposto ad alcune domande nel corso dell’interrogazione parlamentare e spiegato in che modo si pensa di procedere con la scuola. Prima di tutto sarà bandito un concorso un concorso straordinario per trovare una soluzione alla questione della scuola primaria.
Il concorso in questione sembra che sarà bandito per i diplomati magistrale e i laureati di scienze della formazione primaria, ma non è stato chiarito se vi saranno delle distinzioni o altro.
I concorsi, come aveva già spiegato nel corso della precedente interrogazione, saranno banditi inoltre su base regionale e solo per i posti davvero a disposizione. Prima dell’uscita del bando si dovrà quindi effettuare una sorta di censimento nel quale con precisione si enucleeranno i posti a disposizione per la provincia e la regione nello specifico.
Altro elemento che ha ribadito il Ministro dell’Istruzione è il vincolo pluriennale per l’incarico conferito. Il docente potrà scegliere una determinata regione per presentare la domanda e dovrà poi rimanere in quella regione per un periodo ben preciso.
Non si potrà chiedere lo spostamento della cattedra quindi prima dello scadere di questo periodo stabilito. Il Ministro non precisato quanti saranno gli anni obbligatori, informazione che senza dubbio verrà chiarita più avanti.
Si è espresso anche sulla questione III fascia e su come i docenti dovranno conseguire l’abilitazione. Saranno al più presto ideati dei percorsi abilitanti ad hoc per far sì che i futuri docenti abbiano modo di accedere all’insegnamento.
Anche in questo caso si tratterà di percorsi e posti legati al numero reale delle cattedre disponibili. Si dovrebbero quindi formare dei docenti che poi andranno a coprire i posti liberi e verranno banditi un numero di posti in base alla disponibilità.
Anche per questa proposta non sono stati aggiunti dettagli e non è chiaro che tipo di percorso verrà strutturato, se sarà ancora il FIT oppure se verrà ideato un nuovo percorso. Dalle parole del Ministro è però chiaro che ogni prossima mossa si svolgerà solo dopo aver compreso bene i reali posti vacanti e le cattedre disponibili.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Percorsi abilitanti per la III fascia e concorsi regionali. Le idee di Bussetti
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