La tradizione dei librai itineranti della Lunigiana continua. La porta avanti la Piccola Biblioteca Alberi e Libri a Pradola di Castevoli, a poca distanza da Montereggio, il borgo da cui fin dall’Ottocento partivano uomini e donne con i loro carichi di storie diretti alle città del centro e nord Italia. Un’altra bella iniziativa nata in quest’estate e segno della vivacità di un universo culturale che dà frutti grazie alla passione di tanti. Succede in una frazione del comune di Mulazzo, nel cuore della Toscana, 14 abitanti e un sacco di libri, grazie a Mariangela Cibrario, restauratrice, libraia ed artista di Acqui Terme, in provincia di Alessandria: conquistata dai panorami mozzafiato delle Alpi Apuane, si trasferisce con il suo bagaglio di libri e il sogno di un luogo di incontro e confronto inaugurato il 30 giugno.
Perché la Biblioteca si chiama Alberi e Libri:?
La nuova biblioteca si chiama Alberi e Libri perché da alberi il borgo è contornato e libri perché, dice lei, mi hanno accompagnata sempre.
ha dichiarato in un’intervista.
Così negli anni allo studio di restauro si sostituisce una libreria specializzata ad Acqui Terme, provincia di Alessandria: nel magazzino ormai chiuso resta un patrimonio di volumi, stampe e grafica, frutto della professione di un’intera vita. Un tesoro che si trasferisce con Mariangela Cibrario nella nuova casa restaurata in Lunigiana. Viene fuori che la stalla di fianco all’abitazione è il posto perfetto per una biblioteca di paese.
Nasce così un luogo dove poter sostare, scambiare idee, leggere e degustare, fermarsi e ripartire.
La Piccola Biblioteca è fatta di raccolte spontanee che vengono dal mio passato di libraia, di libri voluti e di libri incontrati, di immagini, di illustrazioni, di sogni su carta.
Destinatari: i lettori, ovviamente, ma anche camminatori, gente sensibile. Tanti gli argomenti suddivisi tra cassette e scaffali: c’è anche una sezione dedicata ai bambini e a chi dei bambini ha mantenuto lo stupore.
La comunità risponde con entusiasmo. In fondo da queste parti i libri sono una vocazione: è nato qui anche il Premio Bancarella e ogni anno ad agosto si celebra una Festa tutta dedicata agli scrittori e alle loro storie. A Pradola grazie alla nuova biblioteca arriva gente che scrive, che legge, che si occupa di cultura, di diffusione di idee, che disegna, che fotografa.
Chi mi ha installato l’insegna alle 11 di sera, chi ha portato sedie, vino e abbracci, la decana del borgo con la sua gentilezza, i ragazzini che scelgono i libri da leggere durante le vacanze.
E poi c’è chi realizza il logo o le insegne che indicano la strada ai viaggiatori. Ogni settimana sui social una lista elenca i libri a disposizione dei visitatori. Basta annunciarsi con una telefonata per conoscere questo verdissimo angolo della Toscana dove gli alberi sembrano invadere anche gli interni della biblioteca. Sono disegnati, stampati, ricamati, in ferro, in legno, in carta. Si alternano in esposizione ai volumi e alle stampe. Raccontano anche loro la tradizione di un territorio che alle pagine stampate deve il suo passato e affida il futuro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Piccola Biblioteca Alberi e Libri: una biblioteca per i 15 abitanti di Pradola di Castevoli
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