Piccolo manuale di autodifesa verbale. Per affrontare con sicurezza offese e provocazioni di Barbara Berckhan

Nella vita, prima o poi, capita di aver a che fare nostro malgrado con tipi arroganti e indisponenti che ci attaccano verbalmente per offendere e umiliare.
Può essere un collega, un cliente o persino un familiare che si rapporta in modo sgarbato, denigrativo, insolente, che fa di tutto per sminuirti o ferirti.
Non parliamo poi di quelli che stanno sempre lì a punzecchiare di continuo, cercando di metterti in difficoltà.
Quando si può, meglio tenerli a debita distanza e non curarsene affatto. Quando però non si può, allora dobbiamo trovare un modo per affrontare la questione.
Questi soggetti, venuti al mondo per rovinare le giornate agli altri, dietro la loro tracotanza nascondono una verità fatta di insicurezze, insoddisfazioni e frustrazioni.
Si tratta di individui non in pace con sé stessi, gente che si porta dietro complessi di varia natura, veri e propri “infelici”, anche se magari si sforzano di ostentare l’opposto.

Barbara Berckhan, esperta di comunicazione, mette a disposizione alcune strategie per affrontare questi tipi pesanti da sopportare con un tascabile dal titolo accattivante: Piccolo manuale di autodifesa verbale, pubblicato da Feltrinelli nella traduzione di C. Malimpensa.
Ancora più intrigante il sottotitolo che recita: P er affrontare con sicurezza offese e provocazioni.

Con alcune tecniche ampiamente sperimentate nella pratica, si può mettere fuori gioco il villanzone di turno che insulta, che cerca continuamente di provocare, che vuole metterti in difficoltà proprio perché sotto sotto è lui stesso a disagio nei suoi panni.

Per esempio, una tecnica da sperimentare è quella di rispondere in modo scanzonato, senza offendere a propria volta, magari portando la discussione su un altro piano o argomento, in modo tale che lo spocchioso di turno, lì per lì, neanche se ne accorga. Rendere in sostanza l’attacco verbale inoffensivo, un po’ come insegnano nell’Aikido o nel Judo: neutralizzare la sua stessa forza e mandarla a vuoto.
Un’altra tecnica suggerita resta quella di controbattere usando proverbi o modi di dire che in quel momento non hanno senso: esercizio invero un po’ rischioso e bizzarro - non si sa quanto poi davvero efficace - che potrebbe farvi passare per tipi bislacchi.

Insomma, di consigli e avvisi per affrontare boriosi e prepotenti l’autrice di questo prontuario ne dispensa abbastanza e, arrivati alla fine del libro, non rimane che provare a metterli in pratica.
Del resto, qualcosa si deve pur fare per risolvere il problema con queste persone negative, se non è possibile evitarle come le schegge o farle volare dalla finestra.