Ecco il tanto atteso 2 luglio, durante la cui serata ha avuto luogo, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, la proclamazione del vincitore della 69° edizione del Premio Strega, uno fra i più ambiti riconoscimenti letterari italiani. Ad aggiudicarsi il riconoscimento quest’anno è Nicola Lagioia con “La ferocia” (Einaudi), narrazione ambientata nella Bari dei nostri giorni che racconta il dramma della ricca famiglia Salvemini, desiderosa di arricchirsi e di migliorare il proprio status sociale. L’ambizione sfrenata, purtroppo, fa da padrona in tutta la storia così come “la ferocia” con cui si cerca di acquisire il potere.
Il romanzo viene definito dallo stesso Lagioia “un racconto del nostro tempo, con un Sud non da cartolina. La ferocia è il ritorno allo stato di natura (la cosiddetta legge della giungla) da cui credevamo d’esserci affrancati”. Un romanzo dai tratti noir che, grazie, alla scrittura limpida e coinvolgente, ci fa provare intense emozioni e rende impossibile non leggere la vicenda fino all’ultima pagina.
Ecco la classifica dei cinque finalisti in gara:
- Lagioia con “La ferocia” 145 voti;
- Covacich con “La sposa” 89 voti;
- Ferrante con “Storia della bambina perduta” 59 voti;
- Genovesi con “Chi manda le onde” 37 voti;
- Santagata con “Come donna innamorata” 37 voti.
Quest’anno, a parte alcune novità riguardanti le votazioni, come ha specificato prima dell’inizio della trasmissione Francesco Piccolo, vincitore dell’edizione 2014 con “Il desiderio di essere come tutti” ed ora presidente della Giuria
“l’attesa della serata si è rivelata densa di polemiche, tensioni ma anche divertimento dettato da un po’ di ironia. I libri della Cinquina si sono rivelati davvero belli, tutti con un punto in comune: il tentativo di narrare l’Italia . E’ ciò che ha fatto anche Elena Ferrante che ha voluto raccontare la storia del nostro paese attraverso l’amicizia di due donne napoletane, pur non svelando la propria identità.”
La serata, condotta con bravura da Concita De Gregorio, ha dato ampio spazio anche agli altri autori che hanno potuto così, personalmente, presentare, anche se in breve, i loro romanzi. E’ stato dato spazio anche allo Strega giovani, vinto, quest’anno da Fabio Genovesi con "Chi manda le onde".
Sconosciuta rimane tuttora Elena Ferrante della quale, comunque, molto si è detto, in positivo, poco prima di decretare il vincitore.
Ancora una bella edizione con libri di valore, come ha detto Tullio De Mauro, anche fra quelli che non sono entrati nella cinquina; un ulteriore invito al pubblico italiano d’ogni età a rivalutare la lettura nel suo ruolo di arricchimento culturale e di cura di se stessi e del proprio intimo perché, come dice lo scrittore Ferdinando Camon:
“Chi vive, vive la propria vita; chi legge vive anche le vite degli altri. Ma poiché una vita esiste in relazione con le altre vite, chi non legge non entra in questa relazione e, dunque, non vive nemmeno la propria vita. La scrittura registra il lavoro del mondo.”
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Strega 2015: il vincitore è Nicola Lagioia
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