I modi di dire legati al mondo contadino sono particolarmente diffusi nella lingua italiana, anche sotto forma di proverbi. Alcuni dei più famosi vedono come protagonista un animale in particolare: il gallo.
Questo fiero pennuto dalla cresta rossa ha infatti dato vita a un intero universo semantico: gli viene attribuita la connotazione quasi magica di “portatore del giorno”, ma al contempo quella ambivalente di pericoloso guerriero. C’è chi lo definisce un eroe, il “leone degli uccelli” e chi invece gli attribuisce i vizi del seduttore senza scrupoli.
Ormai appare chiaro che il termine “gallo” non si riferisce mai in modo del tutto innocuo e anonimo al placido pennuto che zampetta nel prato. Sempre più spesso questo animale viene umanizzato e di conseguenza i suoi comportamenti vengono associati, metaforicamente, a quelli degli esseri umani.
Il re del pollaio è infatti indicato nei principali dizionari di lingua italiana anche in senso figurato come “persona vanitosa, che ama mettersi in mostra o che si crede migliore degli altri”. Il termine gallo può essere dunque utilizzato secondo diverse accezioni lessicali che presentano sfumature semantiche diverse.
Il gallo non solo è protagonista di diversi modi di dire popolari, ma designa anche una tipologia precisa di persona come un dongiovanni o uno sciupafemmine (“essere un gallo nel pollaio, Ndr”), un incorreggibile egocentrico che si dà un mucchio di arie o, ancora, un temibile avversario da affrontare.
Tra i modi di dire più popolari possiamo elencare espressioni come:
- essere il gallo del pollaio
- fare il gallo
- fare il galletto
- prendere gallo
- ringalluzzarsi
- pigliar gallo
- metter su gallo
Scopriamo più approfonditamente origine e significato dei modi di dire che includono il gallo, quando si dicono e perché.
“Fare il gallo”: origine e perché si dice
Diffuso nel parlato anche nell’accezione popolare di “fare il galletto”. Secondo la definizione del dizionario significa ostentare baldanza, essere impertinenti, oppure nel darsi arie da irresistibile seduttore.
Spesso si dice di uomini giovani, vivaci e impertinenti che si comportano in modo sfrontato. Oppure viene detto in riferimento a uomini maturi che adottano comportamenti poco consoni alla loro età.
Riportiamo alcuni esempi:
- Adesso smettila di fare il galletto, pensa a fare il tuo dovere.
- Ma non si vergogna? Alla sua età ancora fa il galletto con le donne.
“Prendere gallo”: cosa significa?
“Prendere gallo” può essere utilizzato in diversi contesti, da quello del linguaggio colloquiale all’ambito della cronaca sportiva.
Spesso nell’udirlo per la prima volta si può aver l’impressione di aver compreso male, in quanto è più nota l’espressione “fare il gallo” diffusa nel linguaggio comune; tuttavia anche questo modo di dire sta prendendo piede nel parlato e appare persino nei testi scritti, soprattutto quando si cita il linguaggio diretto.L’espressione “prendere gallo” può assumere significati diversi in base al contesto in cui è inserita.
Letteralmente significa “ringalluzzarsi”, quindi diventare d’improvviso vispo e vivace, quasi baldanzoso, ostentando una gioia esagerata ed eccessiva. Oppure può essere intesa come una variante di “fare il galletto”, usato nel linguaggio giovanile.
In senso figurato può indicare il montare della superbia in una determinata persona, oppure la tendenza a comportarsi con alterigia, ostentare disprezzo verso gli altri eccetera.
Quando è utilizzato nella cronaca sportiva invece “prendere gallo” indica in genere una ripresa improvvisa della squadra avversaria.
Ultimamente la frase è adottata spesso anche nel contesto politico in cui viene intesa come sinonimo di rafforzarsi, quando ad esempio un partito riprende quota a discapito di un altro accumulando voti.
Prendere gallo: origine dell’espressione
Le prime varianti dell’espressione si trovano nei dizionari ottocenteschi in cui veniva ripresa nelle accezioni di “pigliar gallo” oppure “metter su gallo”.
Il modo di dire era inizialmente legato al parlare colloquiale ma in seguito ha assunto un senso più figurato: ovvero non solo come un’imitazione degli atti del gallo, allegri e strombazzanti, ma per indicare un atteggiamento fastidioso di superiorità.
Mentre i dizionari storici riportano l’accezione antica di “pigliar gallo”, in quelli contemporanei appare - anche se non sempre frequentemente - l’espressione modernizzata di “prendere”, affiancata da altri modi di dire quali “fare il gallo” oppure “mettere su gallo”.
Di recente “prendere gallo” si è rafforzato anche nell’uso giornalistico e nella cronaca sportiva, viene spesso utilizzato per indicare una ripresa da parte dell’avversario, un vantaggio schiacciante.
“Prendere gallo”: quando si dice?
Vi proponiamo di seguito alcuni esempi in cui l’espressione “prendere gallo” può essere usata:
- La squadra avversaria stava prendendo gallo.
- Certi comportamenti stanno prendendo gallo tra i giovani.
- Ora ha preso gallo ed è diventato proprio insopportabile.
- Quando gli avversari han preso gallo l’affare si è fatto serio.
- Il ministro ha preso gallo, in parte rafforzato dall’intervento del suo vice.
- Quanto ci avrebbe messo ora ad alzare la cresta, prendere gallo?
I più famosi proverbi dedicati al gallo
Nel mondo popolare si sono diffusi diversi proverbi legati al gallo, spesso tramandati dai nostri nonni, che ormai sono entrati nell’immaginario comune.
Per concludere il nostro excursus sulle parole italiane che rimandano all’immagine del gallo vi proponiamo anche alcuni celebri proverbi popolari:
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Dove molti galli cantano, non si fa mai giorno.
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Se canta il gallo fuori d’ora, il tempo va in malora.
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Il gallo è la sveglia della cascina.
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Il gallo della Checca tutte vede e tutte becca (verso popolare tratto dall’opera lirica Don Giovanni, Ndr)
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Se canta il gallo dopo cena, se c’è nuvolo si rasserena.
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Chi vuole ammazzare il gallo, dice che canta male.
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Nel pollaio non c’è pace, se canta la gallina e il gallo tace.
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Quando il gallo canta nel pollaio, aspetta l’acqua nel grondaio.
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Non fu mai gallo senza cresta.
Conoscete altre espressioni o modi di dire dedicati al gallo? Quale di questo proverbi vi è rimasto più impresso? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Prendere gallo” e “fare il gallo”: origine e significato dei modi di dire
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