Quel ragazzo della porta accanto di Josie Lloyd, Emlyn Rees

Quel ragazzo della porta accanto (Salani, 2003, trad. it di S. De Franco) di Josie Lloyd ed Emlyn Rees ci racconta la storia di Mickey e Roper che sono cresciuti insieme e, come molti in età adulta, sono poi stati separati dalla vita, ma sono destinati a ritrovarsi.

Da cosa nasce cosa.
Lo scenario? I frenetici e tumultuosi anni settanta.
In un luogo ameno Mickey e Roper sono vicini di casa.
E, come tanti buoni vicini, spesso litigano.
E fanno pace due secondi dopo.
Hanno condiviso momenti belli e brutti, sono cresciuti insieme, affrontando le difficoltà della vita che apparivano insormontabili ma, comunque, ce l’hanno fatta.
E nulla potrà separarli.
A parte la vita, che ci riuscirà fin troppo bene.
Oggi Mickey è una mamma single, mentre Roper freme tra i preparativi del matrimonio.
Una storia finita e una che deve ancora iniziare.
Sembra tutto deciso ma il destino, evidentemente annoiato, decide di farli incontrare di nuovo.
Così, dopo tanto tempo.
Mickey si chiederà se Roper sia sempre e soltanto (ancora?) il suo vecchio amico e lui riesaminerà la sua vita, cercando di capire se aveva davvero trovato la felicità o se l’aveva avuta sempre davanti e non se n’era mai accorto.

Josie Lloyd ed Emlyn Rees ci parlano degli scherzi del destino. Scherzi che tutti noi conosciamo bene.
Il destino, si sa, può essere benevolo o dispettoso.
In fondo ci vuole bene ma, si sa, spesso ama giocare un po’ (troppo).
A modo suo, ovviamente.
Una storia dolce, con punte di amaro, narrata da protagonisti che sentiremo immediatamente come vecchi amici che ci racconteranno dei loro patemi. E noi li ascolteremo, perché ci piace e va bene così.
Pagine dedicate a chi cerca un po’ d’amore con cui abbellire le proprie giornate uggiose.
Una piccola grande storia che forse non dirà nulla di nuovo ma che comunque parlerà schietta, senza pretendere d’insegnare nulla.
Chi invece non crede più nel sentimento motore del mondo potrebbe trovare tra queste pagine quel briciolo di speranza che fa sempre bene. A tutti noi.
Da leggere per estraniarsi dalla grigia routine, prima di tornare con un po’ di carica in più alla nostra vita di tutti i giorni.
Una premessa da non sottovalutare affatto.