Trent’anni fa moriva Roald Dahl. Noi abbiamo scelto di celebrarlo con un elenco delle frasi e delle citazioni tratte dai suoi libri per l’infanzia, tra i più amati di sempre (e non solo dai più piccoli).
Le pagine di Matilde, Il GGG, Le streghe o La fabbrica di cioccolato sono ricordate con affetto dai lettori ormai cresciuti e affrontate con entusiasmo da chi si trova per la prima volta ad aprire un romanzo di Roald Dahl. Se anche voi non potete che pensare allo scrittore e ai suoi libri con un pizzico di sognante nostalgia, questo articolo fa per voi: ecco le frasi e le citazioni più belle di Roald Dahl.
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Le più belle citazioni di Roald Dahl
- Gli adulti sono troppo seri per me. Non sanno ridere. Meglio scrivere per i bambini, è l’unico modo per divertire anche me stesso.
- E soprattutto, guarda con occhi pieni di meraviglia al mondo intorno, perché i più grandi misteri sono nascosti nei posti più impensati. Chi non crede nella magia non potrà mai trovarli.
- Non è con un torto che dobbiamo far valere il nostro diritto. Se no è un diritto storto.
- Così la giovane mente di Matilde continuava a crescere, nutrita dalle voci di tutti quegli autori che avevano mandato i loro libri nel mondo come navi nel mare. Quei libri portavano a Matilde un messaggio di conforto e speranza: non sei sola.
- Qualche sciocchezza, di tanto in tanto, è apprezzata anche dai più saggi tra gli uomini.
- Non importa chi sei o che aspetto hai, finché c’è qualcuno che ti vuole bene.
- I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio è il più orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratti di un bambino stupendo.
- Matilde disse: “Non fare mai le cose a metà, se vuoi cavartela. Sii esagerato, vai fino in fondo. Assicurati che tutto quello che fai sia tanto folle da risultare incredibile…”
- I libri le aprivano mondi nuovi e le facevano conoscere persone straordinarie che vivevano una vita piena di avventure.
- Una persona con buoni pensieri non potrà mai essere brutta. Potrai anche avere il naso storto, la bocca rovinata, il doppio mento o i denti marci, ma se hai buoni pensieri in mente questi brilleranno sul tuo viso come raggi di sole e sembrerai sempre bello.
- “Il problema, con gli essere umani – andò avanti il GGG – è che rifiutano in modo categorico di credere in qualcosa a meno che non se lo trovino davanti agli occhi”.
- Quanti uomini con la faccia pelosa ci sono in giro al giorno d’oggi! Quando un uomo si fa crescere i peli su tutto il viso, non si riesce più a capire che aspetto abbia in realtà. Forse lo fa proprio per questo: preferisce che nessuno lo sappia.
- Be’ forse è iniziato così, come un sogno, ma non lo è rimasto per sempre. Questi edifici, queste luci, tutta questa città. Qualcuno ha dovuto sognarli, prima che diventassero reali. E forse è quello che ho fatto anche io: ho sognato di arrivarci, prima, ma poi l’ho fatto davvero.
- Ma c’era un’altra cosa che gli adulti sapevano, ed era questa: non importa quanto remota sia la possibilità di pescare il biglietto vincente alla lotteria, la possibilità esiste. È lì fuori, da qualche parte.
- Sofia non riusciva a prender sonno. Un raggio di luna che filtrava tra le tende andava a cadere obliquamente proprio sul suo cuscino. Nel dormitorio gli altri bambini sognavano già da tempo. Sofia chiuse gli occhi e rimase immobile tentando con tutte le sue forze di addormentarsi. Ma niente da fare. Il raggio della luna fendeva l’oscurità come una lama d’argento e andava a ferirla in piena faccia.
- Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura.
- Erano quasi le sei. Pensai di ordinare una birra, uscire a sedermi su una sdraio lungo la piscina, e godermi un po’ il sole del tramonto. Andai al bar, presi la birra, la portai fuori e mi misi a camminare nel giardino, verso la piscina. Era un bel giardino, con prati, aiuole di azalee e palme alte. Il vento soffiava gagliardo fra le chiome delle palme, facendo sibilare e crepitare le foglie come se bruciassero. Si vedevano i grappoli di grossi cocchi color marrone che pendevano tra le foglie.
- Bisogna essere pazzi per fare gli scrittori. La loro sola compensazione è un’assoluta libertà. Il loro unico padrone è la loro anima ed è per questo che hanno fatto quella scelta, ne sono certo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Roald Dahl: le frasi e le citazioni più belle
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