Chi era Roland Barthes? Ecco vita, pensiero e opere

Serena Di Battista Pubblicato il 11-11-2021

Chi era Roland Barthes? Ecco vita, pensiero e opere

Chi era Roland Barthes? Quali libri ha scritto e perché il suo pensiero è stato importante per la critica letteraria? Scopriamo insieme vita, pensiero e quali opere ha scritto questo autore, che è stato un grande saggista, critico letterario, linguista e semiologo francese.

Nato a Cherbourg, in Normandia, nel 1915 e morto a Parigi nel 1980, Roland Barthes è stata una figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, in particolare viene annoverato tra i maggiori esponenti della nuova critica francese di orientamento strutturalista. Su Treccani.it leggiamo che "le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante punto di riferimento per la semiologia ma hanno rappresentato un importante contributo all’affermarsi della nouvelle critique, che, in contrapposizione alla tradizione accademica, vedeva nel testo produttore di segni - e non solo nell’autore - il luogo privilegiato dell’analisi letteraria." La sua opera e il suo pensiero di intellettuale multiforme hanno avuto una vasta influenza su tutta la cultura francese.

Biografia di Roland Barthes: la vita dell’autore

Orfano di padre sin da bambino, trascorre la sua infanzia tra la Normandia e Parigi, dove si stabilisce con la madre e dove completerà i suoi studi, laureandosi in Lettere Classiche alla Sorbona. Tra i suoi autori di riferimento negli anni degli studi ci sono Marcel Proust e poi ancora Mallarmé, Valéry, Jaurès, Balzac, Sartre e Camus. Malato di tubercolosi sin da piccolo, ha diverse ricadute anche in età adulta: questo da una parte gli rende più difficile frequentare scuole e corsi perché costretto nei sanatori, ma allo stesso tempo gli permette di leggere tanto e di formarsi autonomamente, approfondendo studi di letteratura, linguistica e teoria politica.

Nella sua vita affronta numerosi viaggi e intraprende diversi ruoli professionali: lavora come lettore di francese in Ungheria e ad Alessandria d’Egitto, come professore di liceo a Biarritz, ma anche come sorvegliante nei licei parigini e come bibliotecario dell’Istituto francese di cultura a Bucarest.
La sua carriera letteraria ha inizio nel 1953 con la pubblicazione di Le degré zéro de l’écriture.
Collabora anche con le riviste di scienze umane e sociali più importanti del panorama culturale dell’epoca, come "France-Observateur", "Esprit", "Les Lettres nouvelles" e "Critique".
Muore nel 1980 investito in un incidente stradale.

Il pensiero e le opere di Roland Barthes

La formazione intellettuale di Barthes ruota attorno ai classici greci e latini della letteratura francese, ma anche intorno allo studio del pensiero di grandi filosofi a lui contemporanei come Jean-Paul Sartre; ai testi del marxismo, agli studi sulla linguistica strutturale di Ferdinand de Saussure, e al teatro epico di Brecht.

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Per Barthes la critica letteraria è una scienza della letteratura che si avvale di altre scienze, diverse e disparate, tra cui troviamo la linguistica strutturale, la psicoanalisi e anche la sociologia. Per lui la distinzione fra opera letteraria e critica in sostanza non sussiste. L’autore riflette su una formulazione teorica e sulla sistemazione della scienza dei "segni", della semiologia.

I suoi scritti rispecchiano il suo interesse intellettuale per lo studio dei segni e del linguaggio. Attraversa una fase strutturalista e post-strutturalista e scrive anche diversi saggi

Tra i suoi scritti più noti ci sono: Miti di oggi, La camera chiara, un testo sull’arte della fotografia, Dove lei non è, un doloroso e struggente diario scritto a seguito della morte della madre e Frammenti di un discorso amoroso, un testo sull’importanza della linguistica e della comunicazione, un vocabolario per il discorso dell’amore.

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Nel suo primo libro, Il grado zero della scrittura, distinguendo "scrittura", "lingua" e "stile", l’autore studia l’incidenza del "parlato" nella narrativa contemporanea.