Schiena dritta. Per Gianmaria Testa
- Autore: Guido Festinese, Paolo Gerbella, Maurizio Logiacco
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Un giorno di tanti anni fa, era il febbraio del 1997, un famoso quotidiano italiano dedicò a Gianmaria (Testa, ndr) un titolo che diceva: ‘Il Signor Nessuno all’Olympia’. Era ancora il Capostazione di Cuneo, tra un permesso e qualche giorno di aspettativa non retribuita gli riusciva di andare a cantare e suonare in Portogallo, in Germania, in Francia: c’erano orecchie più attente e meno distratte, il soffio arrochito della sua voce lasciava intuire e gustare (…) scrigni di bellezza anche a chi non capisce la lingua di Dante e di Pavese.
È un contenitore sghembo ed elegante questo libro-disco-photobook indirizzato a Gianmaria Testa per ravvivarne i fiammeggi poetici.
Un tributo alla memoria, un (bel) gesto in sé, senza l’abusato pretesto di alcuna ricorrenza, a motivarlo. Primo merito di un omaggio che emoziona. Guido Fastinese (giornalista, saggista e scrittore), Paolo Gerbella (scrittore e cantautore) e Maurizio Logiacco (fotografo) co-firmano il lavoro: tre liguri.
E la rievocazione per eco, parole, musica, immagini, e ancora parole, dell’anima poetica di un (ex) capostazione - piemontese di Cuneo -diventato cantautore. Fermato dalla morte a nemmeno sessant’anni e a una decina di dischi pubblicati. Da nemo profeta in patria a musicista e verseggiatore di nicchia. In Italia, dopo che nel resto d’Europa. Il Cd-book si intitola Schiena dritta. Per Gianmaria Testa (Squilibri editore) e a partire da “Mille pezzi veri”, la filastrocca che apre il cd, si fa portavoce di una declinazione espressiva che scavalla gli stretti ambiti musicali, approdando in zone visive-narrative (immagini e parole) ulteriormente rarefatte: l’impronta propria di Gianmaria Testa, in fondo. Cantautore raffinato ma senza orpelli, epigono del corregionale Paolo Conte, e dei liguri (a loro volta) Ivano Fossati e Fabrizio De André.
L’ennesima faccenda, insomma, fra liguri e piemontesi. Genova come trait-d’union, un’idea come un’altra per cantautori e poeti di Riviera e Basso Piemonte. Si parva licet, parafrasando Conte.
Gianmaria Testa ha avuto una vita breve, come si dice succeda agli artisti prediletti dal cielo. Cinquantanove anni, e uno sguardo narrativo esatto, asciutto, senza lirismi superflui. Un io-narrante che tratteggia in minuscolo meta-significante le cose della vita. Uno sguardo umanista sul mondo. Uno sguardo da cantautore capace.
Cantautore vero diviso tra canzone e poesia, meglio ancora, artefice di canzone-poesia. Schiena dritta ne evoca dunque lo spirito lirico, affilato, più o meno recondito.
Come quello affiorante da una vecchia intervista (rilasciata al sottoscritto) in parole come queste:
Una canzone, se va bene, può tenere al massimo compagnia. Non credo possa avere altri effetti catartici. Le canzoni possono avere un effetto negativo, questo sì, se sono canzoni che se ne fregano, canzoni di mero contorno alla vita. Per questo, ritengo, sia un dovere quasi etico quello di non chiudere gli occhi davanti alla realtà, da parte di chi ha la grossa fortuna di cantare a un pubblico che lo ascolta. Raccontare la propria microscopica verità e il proprio punto di vista: questo fa la differenza fra le canzoni di puro intrattenimento e le canzoni che invece hanno una loro valenza.
Schiena dritta, allora, come rivisitazione e mise en abyme dei topoi di Testa. Libro e cd che gli fanno da eco, con rispetto ma passo e taglio propri.
Non la canonica riproposizione di brani, ma partitura trasversale di sguardi affini (racconti, canzoni, foto); l’evocazione di un microcosmo umano, prima ancora che artistico, poetico e politico al tempo stesso.
Schiena dritta. Per Gianmaria Testa. Con CD-Audio
Amazon.it: 20,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Schiena dritta. Per Gianmaria Testa
Lascia il tuo commento