Bellissimo sul numero di Robinson, l’inserto culturale di Repubblica uscito sabato 30 luglio 2022 e ancora disponibile in edicola, il pezzo di Corrado Augias, che commenta, da par suo, l’inchiesta di Sara Scarafia sull’importanza che TikTok, il social prediletto dai giovani, può avere sulla lettura e sulla scoperta dei libri da parte di ragazzi che poco o nulla sanno.
Augias, scrittore, lettore, divulgatore, operatore culturale, fine intrattenitore, cita una serie di autori classici che hanno avuto con il gusto e la passione per la pagina scritta un rapporto privilegiato, partendo da Francesco Petrarca, che in un’epistola familiare scrive:
“Io voglio che il mio lettore, chiunque egli sia, pensi solo a me... Io non voglio che si impadronisca senza fatica di ciò che non senza fatica io ho scritto.”
Non poteva mancare la lettera a Francesco Vettori di Niccolò Machiavelli, che racconta all’amico il suo rifugio nella lettura dei classici, rivestito di abiti adeguati e intento al dialogo con gli antichi scrittori
“e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia; dimentico ogni affanno, non mi sbigottisce la morte.”
Augias nella sua riflessione non dimentica Proust, Paul Auster, Sant’Agostino. Al termine dell’articolo lo scrittore conclude:
“Leggere è atto colto per eccellenza, cioè innaturale. Naturale e guardare. La divulgazione dei libri, comunque avvenga, e un’azione benemerita e qui sì, possiamo legittimamente tirare in ballo la democrazia.”
Penso che in vista delle vacanze, per il nostro sito che non a caso si chiama SoloLibri, questa di Corrado Augias sia davvero un’interessante riflessione. Ancor più per un inserto culturale che, da pochissimo, ha anche aperto il suo profilo TikTok!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: TikTok si legge: l’inserto Robinson dedicato al social più amato dai giovani
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