A Roma esiste una libreria indipendente molto speciale, che ha al suo interno anche un delizioso bistrot. Si chiama Libreria Tra le righe e si trova in Viale Gorizia 29, non lontano da Corso Trieste. Gestita da libraie cordiali e preparate, Tra le righe resiste con il suo calore e i libri scelti uno a uno, in un mare di grandi catene e shop online la cui concorrenza è sempre più spietata. Abbiamo intervistato per voi oggi una delle libraie: Valentina Mogetta.
Intervista a Valentina Mogetta, libraia da Tra le righe
1. Da quanto è aperta la libreria e perché si chiama così?
La libreria ha aperto ufficialmente i battenti il 22 settembre del 2005. La scelta del nome è stata un po’ lunga, fino al colpo di fulmine. Mentre mostravo a mia madre una maglietta a righe che avrei regalato alla mia socia Giulia, lei l’ha guardata un po’ assorta e poi ha esclamato (mia madre è una che esclama con l’entusiasmo perenne di una bambina), "Tra le righe! Tra le righe potrebbe essere il nome della libreria!". Era perfetto, e così è stato.
2. Come nasce la vostra libreria?
Dall’incontro, sui campi di pallavolo, con Giulia. Giulia è una biologa con la passione per i libri e per le persone. Io, accanto alla passione e alla dedizione per la scrittura e per il cinema (passione e dedizione con le quali, naturalmente, non facevo un soldo), ero libraia da qualche tempo. Correndo a bordo campo abbiamo iniziato a disegnare nei nostri pensieri scaffalature di libri, suddivisi per il colore della copertina, e adulti e bambini che sarebbero venuti da noi, e che noi avremmo accolto con gioia. Nasce quindi da questo nostro sogno di aprire insieme un luogo di incontro, sogno che si è allargato poi ad altri quattro soci.
3. Com’è cambiato il mestiere della libraia da quando avete aperto a oggi?
È cambiato tanto tantissimo. È cambiata la qualità dei libri e dei rapporti umani. Prima si conoscevano tutti per nome, era una comunità piccola ma ben nutrita. Ora la comunità si è ridotta, le relazioni forti sono rimaste con poche persone; trovare libri da consigliare, perlomeno di scrittori contemporanei e nonostante il gran numero di libri pubblicati non è sempre immediato. Spesso ci rifugiamo nel mondo dei classici, anche contemporanei: sono stati scritti così tanti libri meravigliosi da leggere.
4. Come convivono libreria e bistrot?
Di sicuro devono imparare a convivere meglio: oggi le entrate del bistrot sono importanti più che mai, mentre fino a qualche tempo fa erano i libri a trainare tutta l’attività. Proprio in questo momento storico della libreria ci affideremo a qualcuno che abbia delle competenze specifiche, mentre finora siamo stati noi a preparare dai cappuccini ai pranzi agli aperitivi. Però in generale il binomio o piace tanto, davvero tanto, oppure lascia indifferenti. Noi puntiamo a recuperare e allettare qualcuno degli indifferenti.
5. Che rapporto avete con i vostri clienti?
Alcuni li conosciamo così bene che, ordinando le novità con i rappresentanti, già sappiamo che quel libro lo venderemo a quella persona, l’altro a quell’altra, eccetera. Altri sono di passaggio, ed entrano spesso meravigliati facendo complimenti al calore del luogo. C’è una grande familiarità con il quartiere in generale, le amicizie più importanti degli ultimi anni io le ho strette con persone conosciute in libreria.
6. Come sono divisi e organizzati i libri nella vostra libreria?
Per generi. Gialli, libri di viaggio, storie al femminile, storie da altri mondi, i romanzi storici insieme ai saggi storici, l’attualità, e poi ci sono i classici e anche i libri che non possono essere incasellati in un genere. Su tutto svetta il settore dei bambini di cui andiamo molto fieri.
7. Un invito (per lettori e non) a entrare in libreria
Un invito vero e proprio lo abbiamo lanciato per il 30 marzo, abbiamo invitato i non lettori a non darsi per vinti, a mettersi in gioco almeno un’ultima volta prima di essere incasellati dalle statistiche come coloro che non leggono neanche un libro l’anno, a provare a leggere un libro e a venire a parlarci dell’esperienza di lettura. Ci saranno anche i lettori, che invece ci parleranno del perché non possono vivere senza leggere. L’invito è quello di partecipare, perché, in un mondo che ci tiene sempre più distanti e ci fa comunicare per luoghi comuni e per statistiche, il confronto con l’altro è più che mai importante. Quindi ricordate intanto il 30 marzo, e magari vorrete ripetere l’esperienza.
Tutti pronti allora ad accogliere l’invito e a recarci in libreria il 30 marzo 2019 alle 17. Trovate maggiori informazioni sulla pagina Facebook della libreria.
https://www.facebook.com/events/567795957069197/
Conoscete la libreria Tra le righe a Roma? Che ne pensate? Vi piace l’idea di un bistrot all’interno di una libreria in cui potersi fermare a leggere e a confrontarsi con altri lettori? Fateci sapere le vostre idee nei commenti, vi aspettiamo come sempre!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tra le righe: intervista a una libraia
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La libreria è non soltanto un posto dove si comprano libri e si consumano squisitezze in compagnia di libraie sempre sorridenti e ricche di suggerimenti ma è anche un posto dove si discute di libri e dove s’incontrano persone preparate che amano i libri e gli scrittori. Purtroppo è frequentata anche da lettori di ebook ma sono solo una sparuta minoranza accolta con francescana sopportazione.