Se i musei sono chiusi, al museo ci si va con i social: questo il punto di partenza per l’iniziativa Uffizi Decameron, lanciata dalle Gallerie degli Uffizi con l’hashtag #UffiziDecameron.
"L’arte non si ferma", spiega il direttore delle Gallerie Eike Schmidt: il contagio va evitato, ma non il contagio della bellezza che, anzi, è forse l’unica cosa che può rendere più facili queste lunghe giornate da passare in casa.
Si prende spunto dalla famosa opera di Boccaccio, il Decameron, ambientata in un momento simile, per mostrare al mondo le bellezze di uno dei musei più belli del mondo: gli Uffizi.
Come funziona Uffizi Decameron? In modo del tutto virtuale ideata per aderire alla campagna di prevenzione del Ministero dei Beni culturali e del Turismo #iorestoacasa. Le Gallerie degli Uffizi hanno deciso di aprire una pagina Facebook, che affiancherà i già utilizzati Instagram, Twitter e Youtube e di dare il via a una campagna che sfrutti i social per portare l’arte direttamente nelle case degli italiani.
"I tesori degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli vi terranno compagnia in queste settimane di comune impegno contro il diffondersi del virus. [...] Ogni giorno racconteremo le storie, le opere, i personaggi dei nostri bellissimi musei, unendoci nel nome della cultura, dell’arte e (perché no) dello svago. Gli Uffizi saranno con voi, nelle vostre case, per superare tutti insieme l’attuale momento di difficoltà. Evitiamo ogni contagio, tranne quello della bellezza".
Uffizi Decameron: come funziona?
Ogni giorno sui profili social degli Uffizi verranno caricati contenuti dedicati ai capolavori delle Gallerie delle Statue e delle Pitture, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli. Foto, video e curiosità guideranno il visitatore (lo spettatore), comodamente seduto sul divano di casa, alla scoperta delle opere d’arte di fama mondiale e dei segreti più inaspettati delle sale.
Tra i vari elementi che comporranno l’offerta complessiva di Uffizi Decameron, si trova anche La mia sala: una serie di minitour virtuali in cui gli operatori museali mostreranno gli angoli più suggestivi delle Gallerie.
Quest’anno ricorrono inoltre i cinquecento anni dalla morte di Raffaello (era prevista, per l’occasione, una ricchissima mostra a Roma, attualmente sospesa): Uffizi Decameron sarà affiancata da immagini, video e contenuti dedicati ai capolavori dell’artista.
Cosa c’entra il Decameron?
Il nome dell’iniziativa fa riferimento a una delle opere più importanti della letteratura italiana. Scritto nel XIV secolo da Giovanni Boccaccio, il Decameron è una raccolta di novelle. I dieci protagonisti dell’opera, tre ragazzi e sette ragazze, decidono di rifugiarsi nel contado per fuggire all’epidemia di peste che ha invaso la città di Firenze (con conseguenze disastrose sui rapporti umani e sociali). Per passare il tempo, la brigata sceglie di raccontarsi a turno delle storie, dopo aver lasciato al re o alla regina della giornata la possibilità di scegliere il tema a cui i racconti si dovranno ispirare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Uffizi Decameron: le opere sbarcano sui social con tour virtuali gratuiti
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