Jackie Kennedy: le fotografie a Capri esposte allo Splendor Parthenopes a Roma
Fino al 19 gennaio 2014 lo Splendor Parthenopes a Roma ospita gli scatti e il sorriso di una donna icona del nostro tempo.
Sessanta scatti del fotografo Settimio Garritano che ritraggono Jacqueline Kennedy che si possono ammirare tutti i giorni, sono una piccola parte delle migliaia che scattò o meglio dire “rubò” a Jackie nel corso di cinque estati durante il soggiorno a Capri tra il 1969 e il 1973.
Un mito nel mito. Jacqueline a Capri.
L’affascinante rassegna fotografica, che ha debuttato nell’estate del 2011 presso la sala Lucia Morgana del Grand Hotel Quisisana dell’isola azzurra (esposta anche a Seul e Singapore con altrettanto successo), è promossa e organizzata da La Conchiglia Edizioni che firma nella collana Haliotis
“Un mito nel mito. Jacqueline a Capri nelle foto di Settimio Garritano”, il volume fotografico rilegato in cofanetto (con testo inglese a fronte) della mostra omonima sui soggiorni capresi di Jacqueline Kennedy Onassis. Nella Prefazione Giuseppe Scaraffia scrive:
“Nessuno più di lei sapeva mantenere le distanze dagli altri dietro la luce di un sorriso indecifrabile”.
Una delle donne più eleganti del pianeta, la quale aveva sublimato l’insegnamento di suo padre John Bouvier “mostrarsi sempre misteriosa, irraggiungibile”, possedeva uno straordinario mix di semplicità, grazia, sobrietà e raffinatezza e tutto ciò traspare dalle foto mentre una filiforme Jackie passeggia per le stradine di Capri.
“Con lo yacht Christina, Jackie frequentava Capri, dove amava passeggiare per le strette vie senza bodyguard, in mezzo alla gente comune: adorava fare shopping, comprare sandali capresi, entrare nelle deliziose e piccole boutique; amava camminare, d’estate anche scalza; le piaceva bere un caffè con panna o un aperitivo, seduta nella famosa Piazzetta dell’isola, andare in trattoria e gustare una semplice insalata caprese. A Capri poteva sentirsi veramente libera, viva, felice”
così amava raccontare Garritano scomparso due anni fa. Sorridente, mai innervosita dalla cortese curiosità dei turisti, Jackie ancora forse non se n’era resa conto ma era già allora un mito vivente del Novecento e questa mostra fotografica, molto chic, vuole celebrare l’incontro tra Capri e Jacqueline Kennedy, due miti dell’eleganza e del saper vivere. Chi scrive ricorda durante un soggiorno a Capri come Jacqueline, vestita proprio come è stata ripresa nelle foto, passeggiasse davanti all’armatore greco Aristotele Onassis, tra la malcelata indifferenza rispettosa della gente.
“L’idea della mostra è avvenuta in seguito all’incontro nel 2010 con Garritano il quale un giorno entrò nella nostra libreria a Capri per mostrarci il suo portfolio con tutte le immagini che il fotografo aveva scattato a Jacqueline, in particolare a Capri. Ricordo un mare di foto... accettammo la sua proposta di organizzare una mostra che facemmo l’anno dopo al Quisisana, le foto rimasero esposte due mesi, il successo fu straordinario. Ora gli scatti sono qui allo Splendor Parthenopes grazie al suo proprietario, l’ingegner Luca D’Angelo, in questi locali che sono il massimo dell’eleganza e della raffinatezza napoletana”
dichiara Ausilia Veneruso, editrice con Riccardo Esposito de La Conchiglia Edizioni durante l’inaugurazione della mostra avvenuta il 15 dicembre.
“Garritano era nato ad Agropoli in provincia di Salerno ma è vissuto sempre a Roma, quindi la mostra è anche un omaggio a questo grande fotografo”
prosegue Ausilia Veneruso. Mentre ammiriamo la splendida galleria di immagini l’editrice ci ricorda il rapporto particolare che Jacqueline Kennedy aveva con Capri:
“era un rapporto molto intimo. Jackie ha soggiornato a Capri dalla fine degli anni Sessanta fino ai primi anni Settanta con molta discrezione quindi si era venuto a creare tra lei e l’isola un rapporto di grande intimità. La signora Onassis conosceva benissimo una parte della popolazione e tutti i luoghi di Capri. Aveva un autista e un signore che cantava come accompagnatori. Era si ammirata ma con discrezione, mentre passeggiava, mentre leggeva seduta al bar. Particolare era il rapporto con gli artigiani capresi, con i calzolai che gli facevano i sandali, ricordiamo il famoso modello Jacqueline, con chi le cuciva i pantaloni. Era una donna molto sobria e discreta. Quindi un vero mito all’interno del mito Capri che è una sintesi di sobrietà, eleganza e raffinatezza. Da qui il titolo del libro e della mostra”.
Nella foto: Jacqueline Kennedy e Settimio Garritano
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un mito nel mito. Jacqueline a Capri: le fotografie esposte allo Splendor Parthenopes a Roma
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