Waiting room di Bianca Rita Cataldi

Official car dealer, concessionario. Coach, allenatore. Perfetto, l’italiano è una lingua difficile, noi stessi a volte scriviamo o pronunciamo strafalcioni assurdi. Ma che bisogno c’è di utilizzare parole straniere per ogni cosa, in qualunque situazione? E che roba è una waiting room? Ah, semplicemente una sala d’attesa… Attendere? Cosa?
Emilia si trova nella sala d’attesa (pardon, waiting room) di un dentista. Com’è finita lì? Sarebbe troppo lunga da raccontare… Il fatto è che, durante gli interminabili minuti che la separano dalla visita, ha il tempo di ricordare eventi lontani, accaduti addirittura durante la seconda guerra mondiale. Anni trascorsi in un lampo, una vita che sembra quella di una protagonista di un film e che, invece, è la sua…

Emilia e Angelo. Lei, educata in maniera molto rigida. Lui, spirito libero che pensa alla rivoluzione, è troppo grande per sottostare a delle piccole regole. Loro, il loro amore, la voglia di quelle labbra e di quei corpi acerbi e curiosi, un abbraccio che sa d’amore e scandalo. Una storia come le altre, ma è la loro storia, la loro vita, il loro viaggio verso un futuro che li porterà via, lontano dalla campagna e dalle costrizioni…

Bianca Rita Cataldi (Bari, 1992) frequenta la facoltà di lettere e studia pianoforte al conservatorio. Finalista al Premio Campiello Giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo Il fiume scorre in te (Booksprint Edizioni). Waiting room è giunto finalista alla seconda Edizione del Premio Villa Torlonia.

Una storia d’amore tormentata da regole che al giorno d’oggi potranno sembrare assurde e due cuori che battono come forsennati, affamati d’amore e libertà in uno scenario che non li rappresenta. Un libro che riesce a catturare dalla prima riga. La giovanissima Bianca Cataldi ha un tocco magico nel descrivere i sentimenti che impregneranno le pagine di questa fantastica storia. Una storia che vi riempirà il cuore e vi lascerà qualcosa da portare con voi.